Tutto Chiuso Testo
- Home
- >
- P
- >
- Pippo Pollina
- >
- Canzoni Segrete (2022)
- >
- Tutto Chiuso
Testo Tutto Chiuso
Solo me ne vo' per la città.
Pure la volpe si stupisce
e anche un indugio la tradisce.
Solo me ne vo' per la città.
Che non c'è un ombra che si muove
per le strade e in ogni dove.
E questa sera:
irreale, fulgida, straniera.
Che c'è una luce ancora accesa
da una fi nestra, una baracca o in una chiesa chè il mondo si stringe in difesa.
E arriva presto la discesa.
Sarà un'impresa
dopo l'attesa.
Solo me ne vo' per la città.
Che non sapevo di quell'albero
di trenta e passa piani
che un nido di aquile ci sta.
E di quel parco abbandonato
dove si disperde il prato.
E questa note:
ne ho viste di crude e di cotte.
Nella mia vita ho preso e ho dato
ho pianto ed ho dimenticato in un istante.
Il bacio rubato di un amante,
il soffi o lieve di un aliante,
sarà vibrante
occhio al volante.
Solo me ne vo' per la città.
E scorgo nuvole e palazzi caff è semafori e negozi
che non immaginavo già.
A cento metri dalla casa
dove vivo, dove arrivo
mangio e scrivo
cercando un nome o un aggettivo.
Che giuro mai poi mi ero accorto
dei balconi dei gerani e del vicino
che mi saluta ogni mattino
in quell'odor di Cappuccino
si chiama Gino,
è juventino.
Solo me ne vo' per la città.
Mi accorgo che non conoscevo
il marmo di un bassorilievo
che c'era da sempre e adesso è qua.
Come la vecchia casa in legno
e l'uomo anziano mi fa un segno
dalla porta.
E il mio saluto lo conforta.
E lontano al fondo della piazza
il profi lo di una giostra abbandonata
come una nave alla deriva
triste sull'onda della stiva
la prua distratta la poppa dormiva.
Solo me ne vo' per la città.
Che non si muove più una foglia
un auto un treno qualsivoglia.
Vago nell'oscurità.
Che nel silenzio prendo scienza,
scopro vicoli e pazienza
se non c'ero.
Per troppo tempo un forestiero.
Per quanto grande questo male
che accompagna il maestrale,
di nascosto,
porta un regalo ben riposto,
una domanda un tempo giusto,
un sorriso un gesto.
Rido di gusto.
Amici forza che arriva agosto.
Insieme al mare che arriva presto.
Pure la volpe si stupisce
e anche un indugio la tradisce.
Solo me ne vo' per la città.
Che non c'è un ombra che si muove
per le strade e in ogni dove.
E questa sera:
irreale, fulgida, straniera.
Che c'è una luce ancora accesa
da una fi nestra, una baracca o in una chiesa chè il mondo si stringe in difesa.
E arriva presto la discesa.
Sarà un'impresa
dopo l'attesa.
Solo me ne vo' per la città.
Che non sapevo di quell'albero
di trenta e passa piani
che un nido di aquile ci sta.
E di quel parco abbandonato
dove si disperde il prato.
E questa note:
ne ho viste di crude e di cotte.
Nella mia vita ho preso e ho dato
ho pianto ed ho dimenticato in un istante.
Il bacio rubato di un amante,
il soffi o lieve di un aliante,
sarà vibrante
occhio al volante.
Solo me ne vo' per la città.
E scorgo nuvole e palazzi caff è semafori e negozi
che non immaginavo già.
A cento metri dalla casa
dove vivo, dove arrivo
mangio e scrivo
cercando un nome o un aggettivo.
Che giuro mai poi mi ero accorto
dei balconi dei gerani e del vicino
che mi saluta ogni mattino
in quell'odor di Cappuccino
si chiama Gino,
è juventino.
Solo me ne vo' per la città.
Mi accorgo che non conoscevo
il marmo di un bassorilievo
che c'era da sempre e adesso è qua.
Come la vecchia casa in legno
e l'uomo anziano mi fa un segno
dalla porta.
E il mio saluto lo conforta.
E lontano al fondo della piazza
il profi lo di una giostra abbandonata
come una nave alla deriva
triste sull'onda della stiva
la prua distratta la poppa dormiva.
Solo me ne vo' per la città.
Che non si muove più una foglia
un auto un treno qualsivoglia.
Vago nell'oscurità.
Che nel silenzio prendo scienza,
scopro vicoli e pazienza
se non c'ero.
Per troppo tempo un forestiero.
Per quanto grande questo male
che accompagna il maestrale,
di nascosto,
porta un regalo ben riposto,
una domanda un tempo giusto,
un sorriso un gesto.
Rido di gusto.
Amici forza che arriva agosto.
Insieme al mare che arriva presto.
Lyrics powered by LyricFind