Vergognatevi Voi Testo
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Informazioni su Vergognatevi Voi Vergognatevi Voi è una canzone di Renato Zero.
È la nona traccia dell'album Zerosettanta (Volumedue).
È la nona traccia dell'album Zerosettanta (Volumedue).
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Testo Vergognatevi Voi
E' la storia che si scrive con l'inchiostro degli eroi
pochi fortunati audaci che combattono per noi
tutto il resto si consuma, si ricicla via così
se ci assiste la fortuna.. sopravviveremo qui.
Una volontà sopita altri pensano per noi
a stare a galla si fatica se ti esponi sono guai
risse, insulti e sgomitate
nel profitto non c'è Dio
che chi sguazza nel potere poi porta sempre a casa il suo.
Vergognatevi voi esattori del mai
come corvi in picchiata giù
a chi tocca non sai
maledetta cieca avidità
ma il paese che va
lui si chiude e non chiede più libertà.
E' la solita minestra di Ministri e di utopie
tante chiacchiere e promesse
stesse facce e niente idee.
Uno splendido tsunami e non ci si pensa più
e non ci sarà condono che possa riportarmi su.
Vergognatevi un pò che pentirsi si può
ma non si torna vergini due volte, no.
Un calcio in culo alla mediocrità
che la vita lo sa sa premiare e punire chi sbaglierà.
Devi scegliere chi vuoi essere, come vivere
in cosa credere, nè impassibili nè arrendevoli mai
superata ogni paura tutto tornerà com'è
si riempirà la strada di bugiardi e di lacchè
visionari non traditeci
azzardate ancora voi che il coraggio per difenderci
quello non ci manchi mai.
Perdonatemi voi confinati lassù
che col vostro benessere non vivrete di più
niente amore, gioia e fantasia
non si paga lo sai
i sorrisi si offrono casomai.
Quegli applausi scusateci
sono tutti per noi
perdonateci se esistiamo.
pochi fortunati audaci che combattono per noi
tutto il resto si consuma, si ricicla via così
se ci assiste la fortuna.. sopravviveremo qui.
Una volontà sopita altri pensano per noi
a stare a galla si fatica se ti esponi sono guai
risse, insulti e sgomitate
nel profitto non c'è Dio
che chi sguazza nel potere poi porta sempre a casa il suo.
Vergognatevi voi esattori del mai
come corvi in picchiata giù
a chi tocca non sai
maledetta cieca avidità
ma il paese che va
lui si chiude e non chiede più libertà.
E' la solita minestra di Ministri e di utopie
tante chiacchiere e promesse
stesse facce e niente idee.
Uno splendido tsunami e non ci si pensa più
e non ci sarà condono che possa riportarmi su.
Vergognatevi un pò che pentirsi si può
ma non si torna vergini due volte, no.
Un calcio in culo alla mediocrità
che la vita lo sa sa premiare e punire chi sbaglierà.
Devi scegliere chi vuoi essere, come vivere
in cosa credere, nè impassibili nè arrendevoli mai
superata ogni paura tutto tornerà com'è
si riempirà la strada di bugiardi e di lacchè
visionari non traditeci
azzardate ancora voi che il coraggio per difenderci
quello non ci manchi mai.
Perdonatemi voi confinati lassù
che col vostro benessere non vivrete di più
niente amore, gioia e fantasia
non si paga lo sai
i sorrisi si offrono casomai.
Quegli applausi scusateci
sono tutti per noi
perdonateci se esistiamo.
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