E Chi Ci Ammazza Testo
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Testo E Chi Ci Ammazza
Quattro mocciosi per la strada era la nostra compagnia
e facevamo sega a scuola e il prato era una prateria
sfidarsi a un’andatura brada sui sassi della ferrovia
mattine eterne a far la spola tra sala giochi e pizzeria
Quattro sfigati dentro un’auto a passo di cavalleria
prendere a calci il pomeriggio e a sputi la monotonia
urlare un complimento incauto tirando dritto a un crocevia
ficcarsi in mezzo ad un litigio poi capottarsi di euforia
C’andava bene anche se ci andava male
non ci acchiappava mai la malinconia cosa ci fosse poi di tanto speciale
nessuno ci ha capito mai una beneamata mazza
la sera giù in piazza la chitarra per corazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza a noi
Quattro cialtroni al ristorante con i ricordi in avaria
a fare sempre troppo tardi bolliti già a bagnomaria
sotto una faccia un po’ sognante pisciare con filosofia
e ribeccarsi negli sguardi senza cambiare sintonia
Era la stessa e che non era mai uguale
e ci schiantava una dannata allegria
chissà che c’era di così eccezionale
per stare là in silenzio sciroccati nella guazza
e un’alba svolazza sopra i panni su in terrazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
Il tempo non ha tempo per nessuno
tenerlo fermo è un’utopia
e a me è toccato dirvi addio ed uno ad uno
mi siete andati tutti via
e son rimasto a correre da solo
ma a volte ho l’illusione che uno per uno vi mettete affianco al volo
e poi vi fate insieme a me
La corsa più pazza dietro al vento o a una ragazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
e un claxon strombazza nell’aria e nella mente che scorrazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
Tanto come fai questa vita spiazza
ci capiremo mai una beneamata mazza
tanto cosa vuoi questo tempo impazza
ci penseremo poi tanto a noi ma chi ci ammazza
Tanto come fai questa vita spiazza
ci capiremo mai una beneamata mazza
tanto cosa vuoi questo tempo impazza
ci penseremo poi tanto a noi ma chi ci ammazza…
e facevamo sega a scuola e il prato era una prateria
sfidarsi a un’andatura brada sui sassi della ferrovia
mattine eterne a far la spola tra sala giochi e pizzeria
Quattro sfigati dentro un’auto a passo di cavalleria
prendere a calci il pomeriggio e a sputi la monotonia
urlare un complimento incauto tirando dritto a un crocevia
ficcarsi in mezzo ad un litigio poi capottarsi di euforia
C’andava bene anche se ci andava male
non ci acchiappava mai la malinconia cosa ci fosse poi di tanto speciale
nessuno ci ha capito mai una beneamata mazza
la sera giù in piazza la chitarra per corazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza a noi
Quattro cialtroni al ristorante con i ricordi in avaria
a fare sempre troppo tardi bolliti già a bagnomaria
sotto una faccia un po’ sognante pisciare con filosofia
e ribeccarsi negli sguardi senza cambiare sintonia
Era la stessa e che non era mai uguale
e ci schiantava una dannata allegria
chissà che c’era di così eccezionale
per stare là in silenzio sciroccati nella guazza
e un’alba svolazza sopra i panni su in terrazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
Il tempo non ha tempo per nessuno
tenerlo fermo è un’utopia
e a me è toccato dirvi addio ed uno ad uno
mi siete andati tutti via
e son rimasto a correre da solo
ma a volte ho l’illusione che uno per uno vi mettete affianco al volo
e poi vi fate insieme a me
La corsa più pazza dietro al vento o a una ragazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
e un claxon strombazza nell’aria e nella mente che scorrazza
cavalli di razza sempre insieme e chi ci ammazza
Tanto come fai questa vita spiazza
ci capiremo mai una beneamata mazza
tanto cosa vuoi questo tempo impazza
ci penseremo poi tanto a noi ma chi ci ammazza
Tanto come fai questa vita spiazza
ci capiremo mai una beneamata mazza
tanto cosa vuoi questo tempo impazza
ci penseremo poi tanto a noi ma chi ci ammazza…
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