Francisco Goya Testo

Non credo che questa sia la realtà
Sto tutto in down che guardo le mie vans
Questa gente vorrebbe tirarmi giù
Poco e niente che riesce a cambiarmi mood
Io solo come pochi
Con l'odio dentro gli occhi
Fumo finchè ho la testa che colloquia con i morti
Allenato per più colpi
Alienato in altri mondi
Desolato se mi ascolti Forse hai un lato che nascondi
Va beh,vaffanculo mi basti tu
Non credo sia poca per farla su
Scrivo forte si strappa la carta
Si scardina l'iPhone
Siddhartha,sto calmo sto camo che stile
Stacchiamo due cime e voliamo lontano
Tenerife,Puerto del sol
Deciditi o parto da solo
Deridimi o prendi quel volo
Polo rosa,led viola
C'è qualcosa che mi odia
Stringe in gola,non mi piace
Come Sosa i don't like it
Oh Musica fuoco che bruci dalla notte zero
Da quando non c'ero
Aiutami,fallo davvero,mostrami il sentiero perchè

Il mio posto non è qua
Chiudo un bosco in un personal Tutto ha un costo ma lei a quanto sta?
E penso a me in California
A godermi la gloria
Garage co la DeLorean
Fermo all'hotel Paranoia
Giovane Francisco Goya
Saturno mi divora

Vuoto mi sento vuoto, vuoto quasi ci volo
Sono rimasto solo, pieno di vuoto sono
Vuoto mi sento vuoto, vuoto mi sento vuoto
Vuoto mi sento solo, solo mi sento vuoto
Troppo casino qui
Un'altra notte che non mi addormento se dormi poi sognami
Lasciami vivere per un momento che possono uccidermi
Posso deluderti,possiamo illuderci
Posso trovare le chiave che apre le porte all'inferno
Per vedere cosa c'è dentro, per restare tutto l'inverno
Restare lontani dal freddo
Io che volevo volare, io che volevo volare
Io che volevo sfidare il destino ma mi sto facendo del male
Sono contento lontano dai
Passi che portano solo a guai
Passo le notti pensando ai
Drammi che passano e passerai
Loro qua mi vogliono distante e questo adesso provo
Vuoto mi sento vuoto, solo mi sento solo

Il mio posto non è qua
Chiudo un bosco in un personal
Tutto ha un costo ma lei a quanto sta?
E penso a me in California
A godermi la gloria
Garage co la DeLorean
Fermo all'hotel Paranoia
Giovane Francisco Goya
Saturno mi divora