L'una Di Notte Testo
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Testo L'una Di Notte
Il tempo che passiamo insieme lascia il segno di manette sopra i polsi
Lo colgo dai giorni trascorsi lontano, lo colgo dai ricordi ai quali ci aggrappiamo
Come d’ Autunno le foglie col ramo
Il tempo che passiamo insieme lascia il gusto amaro della rinuncia in bocca
Tocca fare a pugni con la mia autostima prima che sia troppo tardi
Ma è già troppo tardi quando l’ una rintocca
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo
Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando gradazioni di imabrazzo
Il tempo che passiamo insieme lascia il segno di manette sopra i polsi Graffi e morsi, guai e rimorsi, che poi dipende dai vari modi di porsi
Con gli altri essere antropomorfi e coi loro discorsi
Il tempo che passiamo insieme a volte mi fa male a volte bene, a volte sembra fame a volte sete
A volte punto a rovinare la parte che mi compete solo per sentirla viva, è corrosiva questa quiete
È l’ una di notte e tutto va bene
È l’ una di notte e tutto va bene
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo
Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando il tempo e lo spazio
Il tempo che passiamo insieme lascia il segno di manette strette, soffro il ticchettio delle lancette
Mette una certa ansia addosso, se il tempo è ciclico io mi limito e non posso
Il tempo che passiamo insieme a volte mi fa male a volte bene a volte sembra sale a volte miele
A volte mi prende nella bocca dello stomaco e mi stringe, a volte sembra vero e a volte finge
È l’ una di notte e tutto va bene
È l’ una di notte e tutto va bene
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando il tempo e lo spazio
Lo colgo dai giorni trascorsi lontano, lo colgo dai ricordi ai quali ci aggrappiamo
Come d’ Autunno le foglie col ramo
Il tempo che passiamo insieme lascia il gusto amaro della rinuncia in bocca
Tocca fare a pugni con la mia autostima prima che sia troppo tardi
Ma è già troppo tardi quando l’ una rintocca
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo
Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando gradazioni di imabrazzo
Il tempo che passiamo insieme lascia il segno di manette sopra i polsi Graffi e morsi, guai e rimorsi, che poi dipende dai vari modi di porsi
Con gli altri essere antropomorfi e coi loro discorsi
Il tempo che passiamo insieme a volte mi fa male a volte bene, a volte sembra fame a volte sete
A volte punto a rovinare la parte che mi compete solo per sentirla viva, è corrosiva questa quiete
È l’ una di notte e tutto va bene
È l’ una di notte e tutto va bene
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo
Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando il tempo e lo spazio
Il tempo che passiamo insieme lascia il segno di manette strette, soffro il ticchettio delle lancette
Mette una certa ansia addosso, se il tempo è ciclico io mi limito e non posso
Il tempo che passiamo insieme a volte mi fa male a volte bene a volte sembra sale a volte miele
A volte mi prende nella bocca dello stomaco e mi stringe, a volte sembra vero e a volte finge
È l’ una di notte e tutto va bene
È l’ una di notte e tutto va bene
Passa l’ una, l’ una e un quarto, le due, le tre, le quattro
Sarà ma a me non passa un cazzo Sarà che mentre fisso questo schermo piatto ammazzo i miei neuroni attraversando il tempo e lo spazio
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