Don Testo
Testo Don
Tu mi dici: “La vita è una noia
Prende il cazzo, sì, ma non ingoia”
Se c’hai i soldi non ci sono i saldi
Cuggi mai una gioia, mai una gioia
(cuggi mai una gioia, mai una gioia)
La faccio, la faccio, la faccio, la faccio, la faccio di Orange (eh?)
Divento arancione, arancione, arancione, Pistoia
Io non seguo la tua moda (no)
Ed io non seguo la tua moda (no)
Questi rapper nel 2017 vestono da Calzedonia C’ho l’erba in tasca che arriva da Amsta, però lascio sempre in giro le cartine
Tu c’hai i tagli in mano da 150, tutto “gucci, gucci” mancano le rime
Dal 2004 in questa merda qua
A quei tempi eri nato quattro anni fa
Sono nato gangsta e morirò da gangsta, mica di overdose come una rockstar
Fanculo la prossima volta ci penso due volte prima di mostrarti il tesoro (tesoro)
Ci metterò sicuramente meno da morto a fare un cazzo di disco d’oro
Don don, don don, don don
In giro mi chiamano don don (don don, don don)
A Kingston, a Milano, a London (don don, don don)
Sono il padrino, sono Don, don (don don, don don)
Le voci dei soci che dicono: “Occhi aperti che non si sa mai”
Ally, ally, tipo ?
Vieni qui e non balli, meglio te ne vai
Gli occhi chiusi, siamo musi gialli
Siamo come loro, proprio come loro
Con le tasche piene, ricoperti d’oro
Solo che abbiamo i cazzi molto più grandi Manco mi conosci eppure cuggi parli
Sembri una puttana come B Cardi
Sono il capitano, sono un fuoriclasse, fotto tutte quante, puoi chiamarmi Icardi
Se c’è Biggie che dice “Buona la prima”
Prendi la macchina e mettiti alla guida
La mia stima non la compri con i soldi, mettiteli da parte e spendili in figa (yeah)
Manda le bottiglie paga i tavoli (yeah)
Faccio nubi nel club con i diavoli (yeah)
Lei mi guarda, la guardo e poi casco lì
Ma è due metri, qui servono i trampoli
Smetti di parlare di me che hai sempre il mio cazzo di nome nella bocca
Cercati un lavoro ora che con il rap tiri su meno monete di quelle che fai in parrocchia
Don don, don don, don don
In giro mi chiamano don don (don don, don don)
A Kingston, a Milano, a London (don don, don don)
Sono il padrino, sono Don, don (don don, don don)
Prende il cazzo, sì, ma non ingoia”
Se c’hai i soldi non ci sono i saldi
Cuggi mai una gioia, mai una gioia
(cuggi mai una gioia, mai una gioia)
La faccio, la faccio, la faccio, la faccio, la faccio di Orange (eh?)
Divento arancione, arancione, arancione, Pistoia
Io non seguo la tua moda (no)
Ed io non seguo la tua moda (no)
Questi rapper nel 2017 vestono da Calzedonia C’ho l’erba in tasca che arriva da Amsta, però lascio sempre in giro le cartine
Tu c’hai i tagli in mano da 150, tutto “gucci, gucci” mancano le rime
Dal 2004 in questa merda qua
A quei tempi eri nato quattro anni fa
Sono nato gangsta e morirò da gangsta, mica di overdose come una rockstar
Fanculo la prossima volta ci penso due volte prima di mostrarti il tesoro (tesoro)
Ci metterò sicuramente meno da morto a fare un cazzo di disco d’oro
Don don, don don, don don
In giro mi chiamano don don (don don, don don)
A Kingston, a Milano, a London (don don, don don)
Sono il padrino, sono Don, don (don don, don don)
Le voci dei soci che dicono: “Occhi aperti che non si sa mai”
Ally, ally, tipo ?
Vieni qui e non balli, meglio te ne vai
Gli occhi chiusi, siamo musi gialli
Siamo come loro, proprio come loro
Con le tasche piene, ricoperti d’oro
Solo che abbiamo i cazzi molto più grandi Manco mi conosci eppure cuggi parli
Sembri una puttana come B Cardi
Sono il capitano, sono un fuoriclasse, fotto tutte quante, puoi chiamarmi Icardi
Se c’è Biggie che dice “Buona la prima”
Prendi la macchina e mettiti alla guida
La mia stima non la compri con i soldi, mettiteli da parte e spendili in figa (yeah)
Manda le bottiglie paga i tavoli (yeah)
Faccio nubi nel club con i diavoli (yeah)
Lei mi guarda, la guardo e poi casco lì
Ma è due metri, qui servono i trampoli
Smetti di parlare di me che hai sempre il mio cazzo di nome nella bocca
Cercati un lavoro ora che con il rap tiri su meno monete di quelle che fai in parrocchia
Don don, don don, don don
In giro mi chiamano don don (don don, don don)
A Kingston, a Milano, a London (don don, don don)
Sono il padrino, sono Don, don (don don, don don)
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