Casa A Natale Testo
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Informazioni su Casa A Natale Casa A Natale è una canzone di Tiziano Ferro.
È la decima traccia dell'album Accetto Miracoli.
È la decima traccia dell'album Accetto Miracoli.
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Testo Casa A Natale
Mi arrendo
mi arrendo al freddo che fa da quando ti sei arreso
io non sono nessuno
ma tu sei troppo
Chi ero ormai è un mistero…ma tu sei troppo
a casa ci sto sempre o niente, I giorni li conto a mente
ma perdo il numero perché il mio lavoro è il perdono
Di deserto sono esperto…eppure mi ci perdo ancora
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che no, non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
Sono solo ed è sempre stato così
Il pregio del difetto, il fatto che l’ammetto
ho applaudito ho annuito
Squilibrio del controllo il fatto che ora crollo
E ho chiesto a un passante chi sono
Mi ha risposto “chi non ricordavo”
Come fa paura la tua faccia se allo specchio non la vedi più
Di eterno sono esperto eppure mi ci perdo… ancora
con tutto quello che mi piace con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Immaginavo di averti così
Ma Non immaginavo di vederti così
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Urlano al telegiornale
Nel servizio sul caos che precede il mio Natale
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che no, non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
mi arrendo al freddo che fa da quando ti sei arreso
io non sono nessuno
ma tu sei troppo
Chi ero ormai è un mistero…ma tu sei troppo
a casa ci sto sempre o niente, I giorni li conto a mente
ma perdo il numero perché il mio lavoro è il perdono
Di deserto sono esperto…eppure mi ci perdo ancora
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che no, non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
Sono solo ed è sempre stato così
Il pregio del difetto, il fatto che l’ammetto
ho applaudito ho annuito
Squilibrio del controllo il fatto che ora crollo
E ho chiesto a un passante chi sono
Mi ha risposto “chi non ricordavo”
Come fa paura la tua faccia se allo specchio non la vedi più
Di eterno sono esperto eppure mi ci perdo… ancora
con tutto quello che mi piace con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Immaginavo di averti così
Ma Non immaginavo di vederti così
Giovedì, venerdì, lunedì
Lunedì, giovedì, venerdì
Urlano al telegiornale
Nel servizio sul caos che precede il mio Natale
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che non mi piace di te
con tutto quello che vorrei da te
con tutto quello che mi piace
con tutto quello che odio di me
con tutto quello che no, non mi piace di te
con tutto quello che vorrei a casa a Natale
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