Lo-fi Tu Testo
Informazioni su Lo-fi Tu Lo-fi Tu è una canzone di Tedua.
È la ventunesima traccia dell'album Vita Vera Mixtape.
È la ventunesima traccia dell'album Vita Vera Mixtape.
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Testo Lo-fi Tu
Ah, Tedua
Okay, Shune
Aspettando La Divina Commedia
Vita Vera
Ho un'aneddoto sulla prima volta che feci un debito
Ero incredulo, avevo un codice, nobile
Non volevo cedere a chiedere un euro, ma non avevo
Così alle superiori a priori in ipnosi
Posi i miei occhi su quei tocchi marroni Ma dolci da porsi, fuori duri come noci
E non mi fossi fermato, anzi ho continuato a morsi
Accolti date, avvolti nell'isolato, mi isolavo dai mostri
Ispirato le notti
E feci puffi su puffi e chiesi appunti agli adulti
E presi buchi da brutti ceffi
Messi mesi a dar pugni per riaverli tutti da tutti
Ma la gavetta durò poco
Giusto il tempo di farsi dar le cose a occhio, pure al doppio
Mi fermarono in zona Otto prima di andare a Cogo
Anche se colgo l'occasione
Per dire che infondo reputo Genova un posto più balordo
Così ascoltavo Club Dogo guardando il porto
Mi trasferii millantando servizi sociali di Quarto Oggiaro
Maregnaro, di come la provincia creasse
Limitasse arte rispetto a Milano
Questo almeno nel mio caso
Sicuro, mi scuso, generalizzato
Ma adesso sto rivangando e divagando e divulgando
Tornando a te, mio caro hashish Mi hai dato schiaffi, mi slacci le stringhe
Mi spingi e caschi, sbalzi temporali, sensoriali
I nefka temporali, temporanei
Dall'[?] scenderò a dettagli
Devo farmi un Aerosol con gli incensi degli indiani
Incendi dei rituali, riaccendi i miei ideali
Lei mi dice ho una bella pelle
Forse son le mani con cui ho impastato per anni
E poi mi son messo in faccia soltanto per grattarmi
Certo, mantengo quel che prometto
E infatti smetto
Io a te no, non l'ho mai detto
Però apprezzo ogni gesto
Che stai facendo per mandarmi segnali
E darmi danni cerebrali
Penso che tengo tutto l'universo di parole
Parole, non lasciarle sole
Solo dentro magari poi esplode
Il contenitore delle frasi
Tieniti forte, forse cadi
Aspettando La Divina Commedia
Vita Vera
Okay, Shune
Aspettando La Divina Commedia
Vita Vera
Ho un'aneddoto sulla prima volta che feci un debito
Ero incredulo, avevo un codice, nobile
Non volevo cedere a chiedere un euro, ma non avevo
Così alle superiori a priori in ipnosi
Posi i miei occhi su quei tocchi marroni Ma dolci da porsi, fuori duri come noci
E non mi fossi fermato, anzi ho continuato a morsi
Accolti date, avvolti nell'isolato, mi isolavo dai mostri
Ispirato le notti
E feci puffi su puffi e chiesi appunti agli adulti
E presi buchi da brutti ceffi
Messi mesi a dar pugni per riaverli tutti da tutti
Ma la gavetta durò poco
Giusto il tempo di farsi dar le cose a occhio, pure al doppio
Mi fermarono in zona Otto prima di andare a Cogo
Anche se colgo l'occasione
Per dire che infondo reputo Genova un posto più balordo
Così ascoltavo Club Dogo guardando il porto
Mi trasferii millantando servizi sociali di Quarto Oggiaro
Maregnaro, di come la provincia creasse
Limitasse arte rispetto a Milano
Questo almeno nel mio caso
Sicuro, mi scuso, generalizzato
Ma adesso sto rivangando e divagando e divulgando
Tornando a te, mio caro hashish Mi hai dato schiaffi, mi slacci le stringhe
Mi spingi e caschi, sbalzi temporali, sensoriali
I nefka temporali, temporanei
Dall'[?] scenderò a dettagli
Devo farmi un Aerosol con gli incensi degli indiani
Incendi dei rituali, riaccendi i miei ideali
Lei mi dice ho una bella pelle
Forse son le mani con cui ho impastato per anni
E poi mi son messo in faccia soltanto per grattarmi
Certo, mantengo quel che prometto
E infatti smetto
Io a te no, non l'ho mai detto
Però apprezzo ogni gesto
Che stai facendo per mandarmi segnali
E darmi danni cerebrali
Penso che tengo tutto l'universo di parole
Parole, non lasciarle sole
Solo dentro magari poi esplode
Il contenitore delle frasi
Tieniti forte, forse cadi
Aspettando La Divina Commedia
Vita Vera
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