Ragnatele Testo
Testo Ragnatele
Brucio le mie rime tra le fiamme
Così che pure il fuoco può cantarle adesso
Posso dare vita al fumo che sparge
Non sono debole ma ho un demone tra queste farfalle
Tu osserva e, guarda quanta arte c'è nella parte più oscura
Dove la luna è un punto che arde nel cielo
Dove collego l'universo al pensiero e, dove
Un vero dove non esiste sul serio
Io sono l'eclissi, io il punto dove il sentiero finisce
Dio quando guardi in alto, perché chiunque mi tradisce, il mio Sguardo ti trafigge, fra è lo stesso di chi è emerso tra le bisce, ma Questo veleno a me non mi ferisce più Sono giornate grige come i volti dei mostri sconvolti
Almeno lascio un effige dentro i racconti
Io bramo il buio per vedere i miei sogni comporsi
In ogni brano scrivo fiabe e sono fiale per i mostri
S.H. l'unico fra troppi, l'ultimo fra tanti
Io sono quello che osserva gli altri negli occhi distratti
Nei miei occhi distanti puoi scoprire come sanno uccidere i miei sguardi
Scrivere è come guardarmi dentro
I sogni grandi come il tempo e disfatti
Sento la voce del vento, disegno lei nei ritratti
Nell'ombra che ha il sopravvento e, fra posso udire i suoi battiti
Bisogna andarsene in tempo, tu parti pieno di strappi
Corri più forte degli altri, fra lascia stare i traguardi
Siamo fatti di carne perché qua il sangue rispetta i patti e il buio
Se non aspetta e non accetta i ricatti
Ma dove scappi se i tuoi fantasmi sono troppo compatti?
Prendi le armi e combatti
Comprarti il vuoto non serve davvero
Sono una serpe, ogni barra perde veleno
Sai che ogni notte ti prego, ma le risposte son botte dal cielo Si sono rotte come nocche contro il mio gelo perché
(Oddio, è lui)
Scrivo ogni strofa come un ragno che tesse la tela
Intrappolando i miei pensieri in una rete nera
In un posto dove il buio spegne la tua candela
E verrai catturato e mangiato dalla mia disperazione
Seguite queste mie parole
Io posso portarvi tra i meandri, nei vicoli della mia psiche
Con i miei tarli fuori dai tagli che escono dalle ferite
Tra me e la morte, ci divide solo una scacchiera
La mia è musica disperata
Ogni immagine malata riflette questa realtà spietata
Per questo ogni rima è una sorpresa inaspettata
Come una culla fuori dal nulla dopo una curva sulla strada
Nessuna fottuta pietà, grido che amo la vita
Mentre strappo farfalle a metà
Tu non hai più possibilità, ho preso la tua libertà
La tua candela è cera, sei nella ragnatela
Così che pure il fuoco può cantarle adesso
Posso dare vita al fumo che sparge
Non sono debole ma ho un demone tra queste farfalle
Tu osserva e, guarda quanta arte c'è nella parte più oscura
Dove la luna è un punto che arde nel cielo
Dove collego l'universo al pensiero e, dove
Un vero dove non esiste sul serio
Io sono l'eclissi, io il punto dove il sentiero finisce
Dio quando guardi in alto, perché chiunque mi tradisce, il mio Sguardo ti trafigge, fra è lo stesso di chi è emerso tra le bisce, ma Questo veleno a me non mi ferisce più Sono giornate grige come i volti dei mostri sconvolti
Almeno lascio un effige dentro i racconti
Io bramo il buio per vedere i miei sogni comporsi
In ogni brano scrivo fiabe e sono fiale per i mostri
S.H. l'unico fra troppi, l'ultimo fra tanti
Io sono quello che osserva gli altri negli occhi distratti
Nei miei occhi distanti puoi scoprire come sanno uccidere i miei sguardi
Scrivere è come guardarmi dentro
I sogni grandi come il tempo e disfatti
Sento la voce del vento, disegno lei nei ritratti
Nell'ombra che ha il sopravvento e, fra posso udire i suoi battiti
Bisogna andarsene in tempo, tu parti pieno di strappi
Corri più forte degli altri, fra lascia stare i traguardi
Siamo fatti di carne perché qua il sangue rispetta i patti e il buio
Se non aspetta e non accetta i ricatti
Ma dove scappi se i tuoi fantasmi sono troppo compatti?
Prendi le armi e combatti
Comprarti il vuoto non serve davvero
Sono una serpe, ogni barra perde veleno
Sai che ogni notte ti prego, ma le risposte son botte dal cielo Si sono rotte come nocche contro il mio gelo perché
(Oddio, è lui)
Scrivo ogni strofa come un ragno che tesse la tela
Intrappolando i miei pensieri in una rete nera
In un posto dove il buio spegne la tua candela
E verrai catturato e mangiato dalla mia disperazione
Seguite queste mie parole
Io posso portarvi tra i meandri, nei vicoli della mia psiche
Con i miei tarli fuori dai tagli che escono dalle ferite
Tra me e la morte, ci divide solo una scacchiera
La mia è musica disperata
Ogni immagine malata riflette questa realtà spietata
Per questo ogni rima è una sorpresa inaspettata
Come una culla fuori dal nulla dopo una curva sulla strada
Nessuna fottuta pietà, grido che amo la vita
Mentre strappo farfalle a metà
Tu non hai più possibilità, ho preso la tua libertà
La tua candela è cera, sei nella ragnatela
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