Giuda Testo
Testo Giuda
A me basta un dito fate scena muta come Baster Keaton,
per sentire me, bra, non ti basta l’udito.
Black magic come master Piton,
il trucco l’hai capito, prendo il contenuto lascio il pacco imbastito.
Rimo e sbanco al botteghino, quindi alzate il vino.
Sabato! Sabato! Esco di casa con il bavaglino.
Vi beccherei in giornata, coglioni girati,
tu giorni contati e i conti aggiornati.
Questa scena è un Valtur, fai la manicure,
vai per primo tu che per secondo “du frittur”. Beata l’ignoranza mangio tutti questi avanzi,
ho fatto cose che è meglio non raccontare ai pranzi.
Sbocchi sul patè! La mia crew è Cruditè!
Udite udite, non sento parlare più di te!
Col mic in mano guerre puniche,
non bastano tre teste cubiche per queste sudice.
Chi mangia dal tuo piatto dorme sempre a pancia piena,
nessuno mai si è ricordato di invitarti a cena,
un bacio a tutti come Giuda,
un bacio a tutti come Giuda.
Odi chi ti cerca, ami chi ti aspetta,
c’è chi invece scalda il piatto e parla di vendetta,
un bacio a tutti come Giuda.
Ostriche di calavera e in tavola ceri e candele,
cala la sera faccio vibrare i bicchieri di Adele,
seduto al banco di un banchiere, gli spiego il mestiere,
puttane, soldi, potere, sputare su ogni parere.
Non vi sopporto come i Coldplay, imparruccati Cosplay,
acchittano una raia con la Postpay.
Ventaglio verde come i veri Dei, tu stai rosso Eritrei, al posto mi presento tipo i germi miei.
Colletti bianchi più di Dino Erre, il più pulito arrivo primo merde,
sputo diamanti perché rimo perle, voglio la pelle nera come Nino Ferrer.
Viviamo tra gli inchiostri, col fegato Bukowski,
balliamo sporchi, dopo l’alba diventiamo mostri,
odio la polo e Lacoste, quindi prego si accosti,
non basterà una rata per scopare Ratajkowski.
Giuda, Giuda.
Un bacio a tutti come Giuda.
Un bacio a tutti come Giuda.
Odi chi ti cerca, ami chi ti aspetta,
c’è chi invece scalda il piatto e parla di vendetta,
un bacio a tutti come Giuda.
Se, come Giuda.
per sentire me, bra, non ti basta l’udito.
Black magic come master Piton,
il trucco l’hai capito, prendo il contenuto lascio il pacco imbastito.
Rimo e sbanco al botteghino, quindi alzate il vino.
Sabato! Sabato! Esco di casa con il bavaglino.
Vi beccherei in giornata, coglioni girati,
tu giorni contati e i conti aggiornati.
Questa scena è un Valtur, fai la manicure,
vai per primo tu che per secondo “du frittur”. Beata l’ignoranza mangio tutti questi avanzi,
ho fatto cose che è meglio non raccontare ai pranzi.
Sbocchi sul patè! La mia crew è Cruditè!
Udite udite, non sento parlare più di te!
Col mic in mano guerre puniche,
non bastano tre teste cubiche per queste sudice.
Chi mangia dal tuo piatto dorme sempre a pancia piena,
nessuno mai si è ricordato di invitarti a cena,
un bacio a tutti come Giuda,
un bacio a tutti come Giuda.
Odi chi ti cerca, ami chi ti aspetta,
c’è chi invece scalda il piatto e parla di vendetta,
un bacio a tutti come Giuda.
Ostriche di calavera e in tavola ceri e candele,
cala la sera faccio vibrare i bicchieri di Adele,
seduto al banco di un banchiere, gli spiego il mestiere,
puttane, soldi, potere, sputare su ogni parere.
Non vi sopporto come i Coldplay, imparruccati Cosplay,
acchittano una raia con la Postpay.
Ventaglio verde come i veri Dei, tu stai rosso Eritrei, al posto mi presento tipo i germi miei.
Colletti bianchi più di Dino Erre, il più pulito arrivo primo merde,
sputo diamanti perché rimo perle, voglio la pelle nera come Nino Ferrer.
Viviamo tra gli inchiostri, col fegato Bukowski,
balliamo sporchi, dopo l’alba diventiamo mostri,
odio la polo e Lacoste, quindi prego si accosti,
non basterà una rata per scopare Ratajkowski.
Giuda, Giuda.
Un bacio a tutti come Giuda.
Un bacio a tutti come Giuda.
Odi chi ti cerca, ami chi ti aspetta,
c’è chi invece scalda il piatto e parla di vendetta,
un bacio a tutti come Giuda.
Se, come Giuda.
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