Pesci Nelle Orecchie Testo
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Testo Pesci Nelle Orecchie
A parte che nel mare c'era gente insospettabile,
(persino gli idealisti ci nuotavano benissimo),
e poi cambiavo pelle e non sapevo e non capivo che
andarci dentro è facile, tornare no;
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho,
la verità nel bosco è dare un senso a tutti gli alberi,
e per sentieri assurdi cercar posti delle fragole,
ma c'è un'uscita sempre, ed io d'uscire non l'ho chiesto mai
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho.
Contarli forse sì, levarli più non so. E forse invidio i giovani che sanno sempre tutto già;
il vero, il bello, il giusto, quel che ha un senso e quel che non ne ha,
si fanno addosso frasi che continuamente applaudono.
Le loro stanze non han muri questo no,
ma per entrarci paghi i loro "io lo so".
Amico amico mio di Spagna, amico uomo, amico libertà,
amico mio di Grecia, amico sangue, amico senza età
amico non ti ho visto né cercato, amico scusami,
ma per amare il mondo come l'ami tu
dovevo odiare troppo, odiare un po' di più.
Padroni grassi sempre in cerca di montagne magiche,
di religioni, filtri, assoluzioni per difendervi,
li vendo, vendo, vendo, vendo, vendo, vendo e sono io,
avere pesci nelle orecchie che vi fa?
Voi ve li nascondete, ma vi puzzan già,
amico mio di vino, di canzoni e grandi alibi,
amico sbronzo fatto e poi fumato sopra i tavoli,
tu che sei tanto bravo, che alzi il pugno e fai l'anarchico,
insegnami a cantare come canti tu
mezzo milione a sera o perdi la virtù. E quante madri, madre, ho sovrapposto alla tua immagine,
per ritornarti in ventre con la voglia di essere piccolo,
per non sentirmi idiota quando canto e non capiscono,
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho.
Contarli forse sì, levarli più non so.
Ragazza mia che invecchi, lentamente, come Dorian Gray,
ti ho disegnato barba e baffi per potermi dire che
le luci di S. Siro sono state solo fatti miei,
dicevo nelle mani quanti sogni ho,
li vuoi cantar con me? Da solo io non so.
Amore mio di oggi sei la gaffe di un altro uguale a me,
lui si era accorto che vendevo l'aria a prezzi altissimi
e quando mi ha sparato lo faceva per difendersi
sì ma la palla dalla testa non va via
e lui fa il grande adesso con la vita mia
amore mio che prendo come scusa molto abile,
amore mentalmente fatto a pezzi rimontabili,
amore non è vero, amore t'amo, amore ascoltami...
quante volte ti volevo dire, sai:
"se non ci fossi tu...", poi non l'ho detto mai.
(persino gli idealisti ci nuotavano benissimo),
e poi cambiavo pelle e non sapevo e non capivo che
andarci dentro è facile, tornare no;
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho,
la verità nel bosco è dare un senso a tutti gli alberi,
e per sentieri assurdi cercar posti delle fragole,
ma c'è un'uscita sempre, ed io d'uscire non l'ho chiesto mai
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho.
Contarli forse sì, levarli più non so. E forse invidio i giovani che sanno sempre tutto già;
il vero, il bello, il giusto, quel che ha un senso e quel che non ne ha,
si fanno addosso frasi che continuamente applaudono.
Le loro stanze non han muri questo no,
ma per entrarci paghi i loro "io lo so".
Amico amico mio di Spagna, amico uomo, amico libertà,
amico mio di Grecia, amico sangue, amico senza età
amico non ti ho visto né cercato, amico scusami,
ma per amare il mondo come l'ami tu
dovevo odiare troppo, odiare un po' di più.
Padroni grassi sempre in cerca di montagne magiche,
di religioni, filtri, assoluzioni per difendervi,
li vendo, vendo, vendo, vendo, vendo, vendo e sono io,
avere pesci nelle orecchie che vi fa?
Voi ve li nascondete, ma vi puzzan già,
amico mio di vino, di canzoni e grandi alibi,
amico sbronzo fatto e poi fumato sopra i tavoli,
tu che sei tanto bravo, che alzi il pugno e fai l'anarchico,
insegnami a cantare come canti tu
mezzo milione a sera o perdi la virtù. E quante madri, madre, ho sovrapposto alla tua immagine,
per ritornarti in ventre con la voglia di essere piccolo,
per non sentirmi idiota quando canto e non capiscono,
e quanti pesci nelle orecchie adesso ho.
Contarli forse sì, levarli più non so.
Ragazza mia che invecchi, lentamente, come Dorian Gray,
ti ho disegnato barba e baffi per potermi dire che
le luci di S. Siro sono state solo fatti miei,
dicevo nelle mani quanti sogni ho,
li vuoi cantar con me? Da solo io non so.
Amore mio di oggi sei la gaffe di un altro uguale a me,
lui si era accorto che vendevo l'aria a prezzi altissimi
e quando mi ha sparato lo faceva per difendersi
sì ma la palla dalla testa non va via
e lui fa il grande adesso con la vita mia
amore mio che prendo come scusa molto abile,
amore mentalmente fatto a pezzi rimontabili,
amore non è vero, amore t'amo, amore ascoltami...
quante volte ti volevo dire, sai:
"se non ci fossi tu...", poi non l'ho detto mai.
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