Cose Che Capitano Testo
Informazioni su Cose Che Capitano Cose Che Capitano è una canzone di Rkomi.
È la dodicesima traccia dell'album Dove Gli Occhi Non Arrivano.
È la dodicesima traccia dell'album Dove Gli Occhi Non Arrivano.
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Testo Cose Che Capitano
A casa ci dormi male a a
Prevedo un terremoto di farse
La mattina dopo sei la sola a parlare
Qualcosa nel discorso ha preso una piega strana
Io e le cose siamo come un amore quando si prende coraggio
Collegati dallo stesso armadio
Sbottonati il cervello e le retine
Che sono trappola per [?]
Io sono metal per il genere da cederti all'interno
Fa di me l'unica star che tu abbia mai visto ad una festa (ahi-ahi) E attore [?], tolto le diottrie
Sai, pensavi certe cose ma non saprei come dirle
E chissà cosa ne fai dei sorrisi che regali
Per fargli quell'effetto anche se temporaneo
Ok, ma guardalo negli occhi
Il bello è nel profondo anche se non lo riconosci
Otto e un quarto la giro nel letto
Però penso ad altro sono in ritardo
Ne ho un'altra al citofono una sulle scale
Continua a chiamare blocco le chiamate
Lasci il cervello a casa
Il cell non lo scordi mai
Ma sono cose che capitan
Ma lei non capita mai
Vorrei mi cada sul palmo
Che viziato del cazzo
Ok
Le stelle fanno shh
Sussurro se passo
Le scrivo sul finestrino quando è appannato-ato
Balla con me la tua collega quando con guarda il capo
E ci vorrebbe del caffè se sale la sera
Una giornata storta è una giornata di-mentica
E ammesso abbia un'esca per te
Vorrei portarti a cena
Si scorda la testa, il telefono e il resto
Ti porto la notte quando non hai tempo
Si scorda la testa, il telefono e il resto
Ti porto le cose che hai lasciato sul letto
E chissà cosa ne fai dei sorrisi che regali
Per fargli quell'effetto anche se temporaneo
Ok, ma guardalo negli occhi
Il bello è nel profondo anche se non lo riconosci
Nove e un quarto
La tipa al citofono e poi il portinaio
Hai trovato il piano
L'altra sulle scale continua a bussare
La prima nel bagno la chiuderei a chiave
Lasci il cervello a casa
Il cell non lo scordi mai
Ma sono cose che capitan
Ma lei non capita mai
Vorrei mi cada sul palmo
Che viziato del cazzo
Prevedo un terremoto di farse
La mattina dopo sei la sola a parlare
Qualcosa nel discorso ha preso una piega strana
Io e le cose siamo come un amore quando si prende coraggio
Collegati dallo stesso armadio
Sbottonati il cervello e le retine
Che sono trappola per [?]
Io sono metal per il genere da cederti all'interno
Fa di me l'unica star che tu abbia mai visto ad una festa (ahi-ahi) E attore [?], tolto le diottrie
Sai, pensavi certe cose ma non saprei come dirle
E chissà cosa ne fai dei sorrisi che regali
Per fargli quell'effetto anche se temporaneo
Ok, ma guardalo negli occhi
Il bello è nel profondo anche se non lo riconosci
Otto e un quarto la giro nel letto
Però penso ad altro sono in ritardo
Ne ho un'altra al citofono una sulle scale
Continua a chiamare blocco le chiamate
Lasci il cervello a casa
Il cell non lo scordi mai
Ma sono cose che capitan
Ma lei non capita mai
Vorrei mi cada sul palmo
Che viziato del cazzo
Ok
Le stelle fanno shh
Sussurro se passo
Le scrivo sul finestrino quando è appannato-ato
Balla con me la tua collega quando con guarda il capo
E ci vorrebbe del caffè se sale la sera
Una giornata storta è una giornata di-mentica
E ammesso abbia un'esca per te
Vorrei portarti a cena
Si scorda la testa, il telefono e il resto
Ti porto la notte quando non hai tempo
Si scorda la testa, il telefono e il resto
Ti porto le cose che hai lasciato sul letto
E chissà cosa ne fai dei sorrisi che regali
Per fargli quell'effetto anche se temporaneo
Ok, ma guardalo negli occhi
Il bello è nel profondo anche se non lo riconosci
Nove e un quarto
La tipa al citofono e poi il portinaio
Hai trovato il piano
L'altra sulle scale continua a bussare
La prima nel bagno la chiuderei a chiave
Lasci il cervello a casa
Il cell non lo scordi mai
Ma sono cose che capitan
Ma lei non capita mai
Vorrei mi cada sul palmo
Che viziato del cazzo
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