Stefan Zweig Testo
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Testo Stefan Zweig
Inseguiti dai fulmini
Sacrificati al mare
Avremo mani bianche per sentire il Sole
Luminosi e perfetti
Come i passi nella neve
E i tramonti di ieri
Nei racconti a sonagli
Ma io io, dove sono stato
Ché non mi sembra di aver mai vissuto E io, dove sono stato
Ché non mi sembra di aver mai vissuto
L'anima della Tempesta
La danza di un ventaglio
È tutto ciò che resta
Giudico senza sapere
Cosa sia stato di me
Delle mie corse leggere sulle colline assolate
Alla ricerca perduta del mio sangue impreciso
Dell'impossibile amore tra sentimento ed istante
Ma io io, dove sono stato
ché non mi sembra di aver mai vissuto
e io, dove sono stato
ché non mi sembra di aver mai vissuto
Eppure spuntano i bucaneve
E corrono le autostrade Senza nemmeno dirsi addio
Come vorrei ingannarmi ancora
E avere sete
Come vorrei ingannarmi ancora
Io sempre distratto e fuori tempo
lucido le scarpe e preparo l'infinito
Cento gocce dentro ad un bicchiere
Sacrificati al mare
Avremo mani bianche per sentire il Sole
Luminosi e perfetti
Come i passi nella neve
E i tramonti di ieri
Nei racconti a sonagli
Ma io io, dove sono stato
Ché non mi sembra di aver mai vissuto E io, dove sono stato
Ché non mi sembra di aver mai vissuto
L'anima della Tempesta
La danza di un ventaglio
È tutto ciò che resta
Giudico senza sapere
Cosa sia stato di me
Delle mie corse leggere sulle colline assolate
Alla ricerca perduta del mio sangue impreciso
Dell'impossibile amore tra sentimento ed istante
Ma io io, dove sono stato
ché non mi sembra di aver mai vissuto
e io, dove sono stato
ché non mi sembra di aver mai vissuto
Eppure spuntano i bucaneve
E corrono le autostrade Senza nemmeno dirsi addio
Come vorrei ingannarmi ancora
E avere sete
Come vorrei ingannarmi ancora
Io sempre distratto e fuori tempo
lucido le scarpe e preparo l'infinito
Cento gocce dentro ad un bicchiere
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