La Casa Sul Mare Testo
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Testo La Casa Sul Mare
Il corpo tuo vuol comandare
Ma la mia mente non ci sa stare
Questa casa qui sul mare però la voglio fare
Poco mobilio che arredi il mio cuore
Perché io adesso vorrei ricominciare
A costruire la mia casa sul mare
E toglierò i catenacci che han fatto scappare
Le vecchie amiche, eravamo tante formiche
Voglio tuffarmi un po’ in quel di buono che ho E asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri
Che mi rincorrono
E abbronzarmi, sì, di sentimenti così
Dio, che non sbianchino mai
Dio, che almeno tu possa darmi di più
Guarda quei bambini
E tutte quelle mamme, i pannolini
Che non volevi mai comprare, mai
E che non comprerai
Sul corpo tuo c’ho messo una croce
O maggiordomo, vieni, non voglio un duce
Mangerò dalle tue mani nella mia casa sul mare
Coi muri sempre più bianchi, ma meno stanchi
E arance da mangiare come un vero amore
Voglio tuffarmi un po’ in quel di buono che ho
E asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri
Che mi rincorrono E abbronzarmi, sì, di sentimenti così
Dio, che non sbianchino mai
Dio, che almeno tu possa darmi di più
Guarda gli uccellini
Che cantano per me dai finestrini
Tranquilli state lì, cip cip, così
Che l’orco non c’è
Guarda le mie mani…
Ma la mia mente non ci sa stare
Questa casa qui sul mare però la voglio fare
Poco mobilio che arredi il mio cuore
Perché io adesso vorrei ricominciare
A costruire la mia casa sul mare
E toglierò i catenacci che han fatto scappare
Le vecchie amiche, eravamo tante formiche
Voglio tuffarmi un po’ in quel di buono che ho E asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri
Che mi rincorrono
E abbronzarmi, sì, di sentimenti così
Dio, che non sbianchino mai
Dio, che almeno tu possa darmi di più
Guarda quei bambini
E tutte quelle mamme, i pannolini
Che non volevi mai comprare, mai
E che non comprerai
Sul corpo tuo c’ho messo una croce
O maggiordomo, vieni, non voglio un duce
Mangerò dalle tue mani nella mia casa sul mare
Coi muri sempre più bianchi, ma meno stanchi
E arance da mangiare come un vero amore
Voglio tuffarmi un po’ in quel di buono che ho
E asciugarmi i pensieri da quei troppi levrieri
Che mi rincorrono E abbronzarmi, sì, di sentimenti così
Dio, che non sbianchino mai
Dio, che almeno tu possa darmi di più
Guarda gli uccellini
Che cantano per me dai finestrini
Tranquilli state lì, cip cip, così
Che l’orco non c’è
Guarda le mie mani…
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