Porte Aperte Testo
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Informazioni su Porte Aperte "Porte Aperte" è il brano che la band dei New Trolls ha presentato per partecipare al sessantanovesimo Festival di Sanremo.
Come racconta la band "Il brano era piaciuto alla commissione, ma non ci hanno chiamato per prendere parte alla gara".
Il pezzo, entrato in rotazione in alcune radio locali e prodotto da un'etichetta indipendente, è considerato "sovranista" e non in linea con le posizioni del direttore artistico del Festival sui migranti.
Come racconta la band "Il brano era piaciuto alla commissione, ma non ci hanno chiamato per prendere parte alla gara".
Il pezzo, entrato in rotazione in alcune radio locali e prodotto da un'etichetta indipendente, è considerato "sovranista" e non in linea con le posizioni del direttore artistico del Festival sui migranti.
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Testo Porte Aperte
C’è molta gente disperata
che non ha perso la dignità
non ha una tavola imbandita
stringe la cinghia perché lo sa
che non arriva a fine mese
con le promesse che tu fai
e quel poco di lavoro ancora non ne dai
Non siamo qui a puntualizzare
ma la coscienza non permetterà noi siamo qui a ricordare
queste verità
di un unione fatta di parole e di ipocrisie
le nostre porte aperte al mondo
e il terremoto che le spazza via
E questa Italia che da tempo non cammina
e ci strascina per le strade tutte rotte
e questa Italia che da tempo è lontana
non ci priverà del fiato
né la forza di gridare
E la paura poi ci assale
nelle vie delle città
non ci permette più di camminare
con l’amata libertà
sono troppi gli occhi sconosciuti
troppi intorno a noi
tutti i nostri sacrifici
sono a rischio sai
Ma siamo gente appassionata
della cultura e dei musei
davanti a una partita di pallone
siamo tutti figli tuoi
siamo lo specchio di una vita
che tutti ci invidiano
la Nazione per i sogni
dove tutti sbarcano
che non ha perso la dignità
non ha una tavola imbandita
stringe la cinghia perché lo sa
che non arriva a fine mese
con le promesse che tu fai
e quel poco di lavoro ancora non ne dai
Non siamo qui a puntualizzare
ma la coscienza non permetterà noi siamo qui a ricordare
queste verità
di un unione fatta di parole e di ipocrisie
le nostre porte aperte al mondo
e il terremoto che le spazza via
E questa Italia che da tempo non cammina
e ci strascina per le strade tutte rotte
e questa Italia che da tempo è lontana
non ci priverà del fiato
né la forza di gridare
E la paura poi ci assale
nelle vie delle città
non ci permette più di camminare
con l’amata libertà
sono troppi gli occhi sconosciuti
troppi intorno a noi
tutti i nostri sacrifici
sono a rischio sai
Ma siamo gente appassionata
della cultura e dei musei
davanti a una partita di pallone
siamo tutti figli tuoi
siamo lo specchio di una vita
che tutti ci invidiano
la Nazione per i sogni
dove tutti sbarcano
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