Vivere O Morire Testo
Testo Vivere O Morire
Livorno è una città strana
Piene di gambe nude e personalissime posture
Dei silenzi di mia madre
E della mia giustificata distrazione
Otto sigarette al giorno quelle giuste
C'è chi lo fa e poi fa finta di star bene
E a volte m'innamoro
E mi nascondo per farmi ritrovare
Una volta mi han chiamato dall'inferno
Avevo diciott'anni Ero da solo in mezzo a tanta gente
Festeggiavo ancora i compleanni
Maledetto me che ho fatto finta di niente
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Giovani la sera
Giovani nei suoni
Per poi vantarsi di avere due capelli bianchi
Non riesco a ricordare i nomi
Di chi mi abbraccia per fare finta di aiutarmi
Piccole città , piccoli pensieri
Qualcuno torna perchè ha voglia di morire
Ho cambiato casa cento volte
Ce ne fosse una che mi ha fatto venire voglia di restare E adesso vedo tutto un po' più chiaro
Un pianoforte suona ed un pensiero vola via
E a volte ho un po' paura
Non riesco mai a stare con una donna sola
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Lei non la vedo da sei mesi
Spero stia bene con il suo lavoro
Riesco a mettere la mia vita in una valigia
E a volte riesco a stare anche un po' da solo
Smettere di odiare, smettere di bere
E avere voglia di cambiare idea continuamente
Ho imparato anche a farmi male
Di cambiare accordi no, non me ne frega niente
Perdonami per quello che non riesco a darti
E per non essere all'altezza della situazione
Perdona anche i silenzi di mia madre
E la mia giustificata distrazione
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Piene di gambe nude e personalissime posture
Dei silenzi di mia madre
E della mia giustificata distrazione
Otto sigarette al giorno quelle giuste
C'è chi lo fa e poi fa finta di star bene
E a volte m'innamoro
E mi nascondo per farmi ritrovare
Una volta mi han chiamato dall'inferno
Avevo diciott'anni Ero da solo in mezzo a tanta gente
Festeggiavo ancora i compleanni
Maledetto me che ho fatto finta di niente
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Giovani la sera
Giovani nei suoni
Per poi vantarsi di avere due capelli bianchi
Non riesco a ricordare i nomi
Di chi mi abbraccia per fare finta di aiutarmi
Piccole città , piccoli pensieri
Qualcuno torna perchè ha voglia di morire
Ho cambiato casa cento volte
Ce ne fosse una che mi ha fatto venire voglia di restare E adesso vedo tutto un po' più chiaro
Un pianoforte suona ed un pensiero vola via
E a volte ho un po' paura
Non riesco mai a stare con una donna sola
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Lei non la vedo da sei mesi
Spero stia bene con il suo lavoro
Riesco a mettere la mia vita in una valigia
E a volte riesco a stare anche un po' da solo
Smettere di odiare, smettere di bere
E avere voglia di cambiare idea continuamente
Ho imparato anche a farmi male
Di cambiare accordi no, non me ne frega niente
Perdonami per quello che non riesco a darti
E per non essere all'altezza della situazione
Perdona anche i silenzi di mia madre
E la mia giustificata distrazione
Vivere o morire
Aver paura di dimenticare
Vivere o morire
Aver paura di tuffarsi
Di lasciarsi andare
E di lasciarsi andare
Francesco Motta, Luigi De Crescenzo
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