Canzone A Mio Nonno Testo
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Testo Canzone A Mio Nonno
Il giorno che mio nonno è ritornato
Qualcuno scommetteva "Non è lui,
Sembra diverso nello sguardo e nel sorriso
E quei gambali lui non ce li ha avuti mai"
Ma lui parlava e raccontava
E sorrideva con cordialità
"La nave è andata troppo piano,
L'America è una donna che non si stanca mai Quando sei giovane ce la fai
Però in trent'anni mi ci sono massacrato
E mi sono consumato fino al cuore
E non ce l'ho fatta più
E poi la terra non si lascia"
(Giù bottiglie, giù risate e giù canzoni)
"No, la terra non si lascia
La terra è amica e non tradisce mai"
Un giorno poi mio nonno s'è sposato
S'è preso la più bella della città
Sempre fedele, sempre riservata
Senza pretese e senza tante vanità
Lei che rapita dalle sua cravatta americana
Gli ha dato la mano e gli ha detto di sì
E così lui se l'è portata via
Nel cielo nel vento nella primavera
E dopo la notte dopo il paradiso
Un po' per usanza un poco per ingenuità
Lei gli disse "Adesso prenditi la mia vita
È giusto che appartenga a te"
Ma lui la prese tra le braccia
Dicendo "Tu sei il porto della mia pace
Ed io non voglio la tua vita
Mi basta solamente un po' d'amore"
E adesso che mio nonno s'è invecchiato
Confonde le stelle coi ricordi di gioventù
Giorno per giorno qualcosa l'ha tradito
Un po' come aspettare
Qualcuno che non verrà mai
Un po' come svegliarsi nel cuore della notte
E sentirsi più soli in mezzo alla città
L'inverno gela anche i tramonti
Spezza corolle stempera colori
Piega le donne al pane e ai focolai
E gli uomini alle carte e alle osterie
E i cani silenziosi e desolati
A rincorrere perdute dignità
Ormai la vita l'ha lasciato
Alla sua ultima ragione
("Chissà se ho vinto o se ho perduto
ma quello che ho fatto
giuro che lo rifarei")
Qualcuno scommetteva "Non è lui,
Sembra diverso nello sguardo e nel sorriso
E quei gambali lui non ce li ha avuti mai"
Ma lui parlava e raccontava
E sorrideva con cordialità
"La nave è andata troppo piano,
L'America è una donna che non si stanca mai Quando sei giovane ce la fai
Però in trent'anni mi ci sono massacrato
E mi sono consumato fino al cuore
E non ce l'ho fatta più
E poi la terra non si lascia"
(Giù bottiglie, giù risate e giù canzoni)
"No, la terra non si lascia
La terra è amica e non tradisce mai"
Un giorno poi mio nonno s'è sposato
S'è preso la più bella della città
Sempre fedele, sempre riservata
Senza pretese e senza tante vanità
Lei che rapita dalle sua cravatta americana
Gli ha dato la mano e gli ha detto di sì
E così lui se l'è portata via
Nel cielo nel vento nella primavera
E dopo la notte dopo il paradiso
Un po' per usanza un poco per ingenuità
Lei gli disse "Adesso prenditi la mia vita
È giusto che appartenga a te"
Ma lui la prese tra le braccia
Dicendo "Tu sei il porto della mia pace
Ed io non voglio la tua vita
Mi basta solamente un po' d'amore"
E adesso che mio nonno s'è invecchiato
Confonde le stelle coi ricordi di gioventù
Giorno per giorno qualcosa l'ha tradito
Un po' come aspettare
Qualcuno che non verrà mai
Un po' come svegliarsi nel cuore della notte
E sentirsi più soli in mezzo alla città
L'inverno gela anche i tramonti
Spezza corolle stempera colori
Piega le donne al pane e ai focolai
E gli uomini alle carte e alle osterie
E i cani silenziosi e desolati
A rincorrere perdute dignità
Ormai la vita l'ha lasciato
Alla sua ultima ragione
("Chissà se ho vinto o se ho perduto
ma quello che ho fatto
giuro che lo rifarei")
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