La Promessa Dell'Alba Testo
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Informazioni su La Promessa Dell'Alba La Promessa Dell'Alba è una canzone di Michele Bravi.
È la prima traccia dell'album La Geografia Del Buio.
A proposito della canzone Michele ha dichiarato.
"Volevo che la prima parola de “La geografia del buio” fosse “promessa”.
Nel mio caso, una promessa fatta sul divano grigio di casa.
Su quel divano mi hanno insegnato a distinguere e ascoltare, in mezzo al vuoto, la promessa che l'alba ci suggerisce tutti i giorni.
Ho promesso che avrei condiviso questo insegnamento. L’ho fatto con questa canzone. L’ho fatto con questo disco"
È la prima traccia dell'album La Geografia Del Buio.
A proposito della canzone Michele ha dichiarato.
"Volevo che la prima parola de “La geografia del buio” fosse “promessa”.
Nel mio caso, una promessa fatta sul divano grigio di casa.
Su quel divano mi hanno insegnato a distinguere e ascoltare, in mezzo al vuoto, la promessa che l'alba ci suggerisce tutti i giorni.
Ho promesso che avrei condiviso questo insegnamento. L’ho fatto con questa canzone. L’ho fatto con questo disco"
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Testo La Promessa Dell'Alba
La geografia del buio
È una stanza dipinta di nero
Un mare d'ansia dove annega il pensiero
Io ti parlavo ma in realtà̀ non c'ero
La geografia del buio
I consigli poi ti servono a zero
Fino a che il falso si sovrappone al vero
Fino a che il piombo copre tutto il cielo
Ed è facile caderci dentro
Più̀ di quello che pensi Basta un movimento
Sbagliato
Per toglierti il fiato
È come camminare nel labirinto bendato
Senza trovare l'uscita
Cercare di dare una spiegazione a tutto in questa vita
Che alla fine per intero non può̀ essere capita
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E mi dicevi tutto passa
Io ti chiedevo “Quando passa davvero?”
E non è uscito ancora il binario del treno
Per portarci via da questo peso E io che non ricordo più̀ la leggerezza
Di un discorso scemo
Di ridere per niente
Di fregarmene un po' meno
Di vedere ancora questo bicchiere un po' più̀ pieno
Perché́ è pericoloso, sai, parlare del futuro
Come quando splende il sole e dopo viene giù̀ un diluvio
Perché́ non basterebbero cent'anni di studio
Per orientarsi nella geografia del buio
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che si studia meno a scuola
È la geografia
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che poi si conosce meno
È la geografia
È una stanza dipinta di nero
Un mare d'ansia dove annega il pensiero
Io ti parlavo ma in realtà̀ non c'ero
La geografia del buio
I consigli poi ti servono a zero
Fino a che il falso si sovrappone al vero
Fino a che il piombo copre tutto il cielo
Ed è facile caderci dentro
Più̀ di quello che pensi Basta un movimento
Sbagliato
Per toglierti il fiato
È come camminare nel labirinto bendato
Senza trovare l'uscita
Cercare di dare una spiegazione a tutto in questa vita
Che alla fine per intero non può̀ essere capita
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E mi dicevi tutto passa
Io ti chiedevo “Quando passa davvero?”
E non è uscito ancora il binario del treno
Per portarci via da questo peso E io che non ricordo più̀ la leggerezza
Di un discorso scemo
Di ridere per niente
Di fregarmene un po' meno
Di vedere ancora questo bicchiere un po' più̀ pieno
Perché́ è pericoloso, sai, parlare del futuro
Come quando splende il sole e dopo viene giù̀ un diluvio
Perché́ non basterebbero cent'anni di studio
Per orientarsi nella geografia del buio
Ma poi
La promessa dell'alba
Si fa più̀ vicina
E il buio si scambia con la luce della mattina
Fra noi
L'ansia che diventa adrenalina
Il nero che si trasforma in acqua marina
La nebbia si dirada
E si intravede la riva
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che si studia meno a scuola
È la geografia
E non è un caso
E non è colpa mia
Che la materia che poi si conosce meno
È la geografia
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