Disturbo Ossessivo Compulsivo Testo
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Informazioni su Disturbo Ossessivo Compulsivo Disturbo Ossessivo Compulsivo è una canzone di JUNIOR CALLY.
È la quarta traccia dell'album Deviazioni.
È la quarta traccia dell'album Deviazioni.
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Testo Disturbo Ossessivo Compulsivo
Faccio un prelievo
Andrà tutto bene dicono
Stai sereno
Che ne sapevo?
E no non era calcolato
Che da quel giorno in poi
Avrei vissuto con l’ansia
Del risultato
Fino all’aspirato
Anestetizzato Io Non sento l’ago
Mi sento rimbalzato
Come un sasso sul lago
Conosco Dario
Otto anni
Chiedo a mia madre
Perché Dario è pelato
Mi sembra già invecchiato
Mia madre tace
Non sa che dire
Piange
Io non mi do pace
Vorrei urlare
Ma la bocca
Non si apre
Torno a casa
Mi siedo dietro
Arreso
Metto la musica
Che già alleviava La mia vita peso
Più passa il tempo e più
Mi incattivisco
Sono vivo o sono morto
Giuro io non lo capisco
Io non esisto
Non ha senso esistere così
Perché vivere a metà
E come cadere in un abisso
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
Compio i diciotto
Mi rendo conto
Che sto contando i passi
Ma lo nascondo
Io mi vergogno
Perché salgo le scale
Solo con il piede destro
Sarò l’unico nel mondo
Mi chiedo
Perché accendo la luce due volte
Il volume sempre pari
Altrimenti io sto male
I miei piedi
Sopra le mattonelle
Non toccano le righe
Le scale di casa
Sembrano infinite
Ma poi ho incontrato lei
Questa cosa le piaceva
Ti amo sempre due volte
Lei che sorrideva
Uscivamo a cena
E poi l’amore due volte
Dopo i baci due volte
Le coccole due volte
Andava tutto bene
Non sembrava vero
Per me Era troppo strano
Che qualcuno mi capisse
Infatti da lì a breve
Qualcosa cambio
Si avvicinò quella mattina
E poi fissandomi disse
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
Baciami
Una volta
Mi fai perdere tempo
Le coccole
Domani
Mi fai perdere il sonno
Soltanto
Una carezza
Faccio tardi a lavoro
Il nostro filo
Si spezza
E come sempre resto solo
Come darle torto
Neanche io starei con me
Ci sta che si sia arresa
Vorrei soltanto dirle
Che da quando se ne è andata
Non conto più le scale
Non faccio più le carezze
E dormo con la luce accesa
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
Andrà tutto bene dicono
Stai sereno
Che ne sapevo?
E no non era calcolato
Che da quel giorno in poi
Avrei vissuto con l’ansia
Del risultato
Fino all’aspirato
Anestetizzato Io Non sento l’ago
Mi sento rimbalzato
Come un sasso sul lago
Conosco Dario
Otto anni
Chiedo a mia madre
Perché Dario è pelato
Mi sembra già invecchiato
Mia madre tace
Non sa che dire
Piange
Io non mi do pace
Vorrei urlare
Ma la bocca
Non si apre
Torno a casa
Mi siedo dietro
Arreso
Metto la musica
Che già alleviava La mia vita peso
Più passa il tempo e più
Mi incattivisco
Sono vivo o sono morto
Giuro io non lo capisco
Io non esisto
Non ha senso esistere così
Perché vivere a metà
E come cadere in un abisso
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
Compio i diciotto
Mi rendo conto
Che sto contando i passi
Ma lo nascondo
Io mi vergogno
Perché salgo le scale
Solo con il piede destro
Sarò l’unico nel mondo
Mi chiedo
Perché accendo la luce due volte
Il volume sempre pari
Altrimenti io sto male
I miei piedi
Sopra le mattonelle
Non toccano le righe
Le scale di casa
Sembrano infinite
Ma poi ho incontrato lei
Questa cosa le piaceva
Ti amo sempre due volte
Lei che sorrideva
Uscivamo a cena
E poi l’amore due volte
Dopo i baci due volte
Le coccole due volte
Andava tutto bene
Non sembrava vero
Per me Era troppo strano
Che qualcuno mi capisse
Infatti da lì a breve
Qualcosa cambio
Si avvicinò quella mattina
E poi fissandomi disse
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
Baciami
Una volta
Mi fai perdere tempo
Le coccole
Domani
Mi fai perdere il sonno
Soltanto
Una carezza
Faccio tardi a lavoro
Il nostro filo
Si spezza
E come sempre resto solo
Come darle torto
Neanche io starei con me
Ci sta che si sia arresa
Vorrei soltanto dirle
Che da quando se ne è andata
Non conto più le scale
Non faccio più le carezze
E dormo con la luce accesa
Strano
Come mi sento
Non mi sopporto
Io scapperei da qui
Mi chiedo cosa ho fatto
Che sono diventato
Camminando al passo
Del mio cervello malato
Non cercano cure
per un bambino dannato
Non mi guardare male
Siamo semplicemente diversi
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