Filava Filava Testo

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Testo Filava Filava

Nel salire in un diretto
Roma Napoli un bel dì
presi posto dirimpetto
a una bionda ch'era lì
fu così che nel guardarla
provai un certo non so che
mentre un tenero profumo
si spandea d'intorno a me.

Eravamo soli allor
quando il treno poi fischiò
e fra la campagna in fior
dolcemente ci portò.

Quando più tardi passammo un tunnel
per poi tornare alla luce del cielo
un dolce idillio di già cominciava
mentre che il treno filava filava.

Già da tempo s'era in viaggio
quando entrando un controllor
ci bucò i biglietti e saggio
si rimase soli ancor
fu cosi che verso sera
per dormir lei mi pregò
di abbassare la tendina
e di smorzar la luce un po'.

Ma la lampadina blu
non la volle far smorzar
e viaggiammo un'ora e più
senza entrambi riposar.

Allora preso da un fascino arcano
la baciai e le strinsi la mano
nella penombra anche lei mi baciava
mentre che il treno filava filava.

A turbar l'idillio il treno
bruscamente si fermò
dove siamo disse lei
siamo a Napoli non so.
Guardai fuori sì, mia bella
proprio a Napoli noi siam
lei di scatto “Mio signore
qui dividerci dobbiam”.

Senza dirmi poi perché
forte in bocca mi baciò
e staccandosi da me
ebbro quasi mi lasciò.

La vidi scendere in fretta dal treno
stringersi forte una bimba sul seno
che nel baciarla mammà la chiamava
dopo in landeau con un vecchio montava.

Ed io pensando alla strana avventura
distrattamente mi misi in vettura
mentre il cavallo trottava trottava
il mio pensiero filava filava
il mio pensiero filava filava