Novecentosessantacinque Testo
- Home
- >
- G
- >
- Giulio De Gennaro
- >
- Che Bella Eredità (2013)
- >
- Novecentosessantacinque
Testo Novecentosessantacinque
Gli occhi rossi quelli da poco sonno
dopo un sabato in birreria
l’aria fresca di un’alba di giugno
e la voglia di andare via
la colletta per la benzina
questi soldi che non bastano mai
si va al mare stamattina tutti e sei
Com’è bella la cinquecento
rossa come una Ferrari con l’antenna lunga 3 metri
due sportelli ma quattro fari
sì lo so che staremo un po’ stretti
forse è meglio visto che c’è anche lei
com’è bello andare al mare tutti e sei
Come un treno la cinquecento
se la tiri tocca quasi gli ottanta
corre più veloce del vento
mentre dentro si ride e si canta
si canta tutta la felicità
mentre dietro a noi scompare la città
Se bevi Neri ne ribevi
suggerisce un cartellone
gli sorride un chinotto ghiacciato
sullo sfondo un aquilone
puoi sentire l’odore del mare
che ti sale dal naso al cervello
tutto questo sembra strepitosamente bello
Si potrebbe affittare un pattino
ma di soldi non ce n’è più
c’è la sabbia sul tuo panino
ma che fai non mandarlo giù
ho scordato l’asciugamano
se ti stringi vengo un po’ lì da te
mentre il thermos tiene in caldo il mio caffè
Ma che bella la cinquecento
se la tiri tocca quasi gli ottanta
corre più veloce del vento
mentre dentro si ride e si canta
si canta mentre torniamo su in città
si ride per non pensare che finirà
Novecentosessantacinque
ne è passato proprio tanto di tempo
qualche volta il nostro cuore si stringe
se vediamo una Cinquecento
ci fermiamo curiosi a sentire
come palpita il vecchio motore
e ci sembra di toccare il nostro cuore
Novecentosessantacinque
una foto sul comodino
sei ragazzi ubriachi di mare
un chinotto ed un pattino
dopo un sabato in birreria
l’aria fresca di un’alba di giugno
e la voglia di andare via
la colletta per la benzina
questi soldi che non bastano mai
si va al mare stamattina tutti e sei
Com’è bella la cinquecento
rossa come una Ferrari con l’antenna lunga 3 metri
due sportelli ma quattro fari
sì lo so che staremo un po’ stretti
forse è meglio visto che c’è anche lei
com’è bello andare al mare tutti e sei
Come un treno la cinquecento
se la tiri tocca quasi gli ottanta
corre più veloce del vento
mentre dentro si ride e si canta
si canta tutta la felicità
mentre dietro a noi scompare la città
Se bevi Neri ne ribevi
suggerisce un cartellone
gli sorride un chinotto ghiacciato
sullo sfondo un aquilone
puoi sentire l’odore del mare
che ti sale dal naso al cervello
tutto questo sembra strepitosamente bello
Si potrebbe affittare un pattino
ma di soldi non ce n’è più
c’è la sabbia sul tuo panino
ma che fai non mandarlo giù
ho scordato l’asciugamano
se ti stringi vengo un po’ lì da te
mentre il thermos tiene in caldo il mio caffè
Ma che bella la cinquecento
se la tiri tocca quasi gli ottanta
corre più veloce del vento
mentre dentro si ride e si canta
si canta mentre torniamo su in città
si ride per non pensare che finirà
Novecentosessantacinque
ne è passato proprio tanto di tempo
qualche volta il nostro cuore si stringe
se vediamo una Cinquecento
ci fermiamo curiosi a sentire
come palpita il vecchio motore
e ci sembra di toccare il nostro cuore
Novecentosessantacinque
una foto sul comodino
sei ragazzi ubriachi di mare
un chinotto ed un pattino
Lyrics powered by LyricFind