Angeleri Giuseppe Testo
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Testo Angeleri Giuseppe
No, adesso non dico che uno non deve più... per carità.
Non dico nemmeno che bisogna eliminare il rispetto, l'educazione, il calore, no!
Casomai rendere tutto meno formale, meno finto. Naturalizzare i rapporti fin dai primi contatti collettivi.
(Campanello)
[voce fuori campo:] I signori insegnanti sono pregati di adeguarsi alle indicazioni etiche e morali suggerite dalla riforma ministeriale che entra in vigore a partire dal presente anno scolastico. (Campanello)
[All'interno di una aula scolastica:]
(Schiamazzi)
Buongiorno ragazzi. Anzi ciao! Sì, sì va bene mi piace, fate pure, parlate, parlate, sì capisco, e sì sì certo...
Io sono Alberto, Alberto Vannucchi, il vostro nuovo maestro. Vi accorgerete subito che con me è tutto diverso.
Niente autoritarismo, sono qui per lavorare su richiesta anzi per imparare, sì, per imparare con voi. Tra di noi ci sarà un rapporto di lavoro collettivo e di amicizia.
Scusate se faccio l'appello, so che sono cose superate ma è per loro, sì, è per loro, non si può fare a meno di una certa prassi. Non si può fare a meno di una certa prassi anche se tutti sappiamo che è una formalità, eh!?
Dunque allora cominciamo eh:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente!
Tutti Angeleri Giuseppe. Bella questa. No, è geniale, sì, molto spiritosa, sì sì.
No scusate io devo fare l'appello, non è che ci tenga particolarmente per carità, ma proprio per conoscerci, insomma per sapere chi siamo.
Allora dai, da capo di nuovo. Dunque, allora:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente!
Uhm, uhm, uhm... No, adesso non so cosa fare, sì. Voglio dire ho capito siamo tutti uguali, giusto, giusto, oppure non sappiamo bene chi siamo, meglio, sì sì infatti...
No ma adesso... cioè l'appello... io per esempio sono Alberto Vannucchi, uno dice: "Alberto Vannucchi". "Presente!", cioè l'appello è che uno ti chiama e tu: "Presente". È chiaro, dai, dai.
Allora, dunque, da capo, su su ragazzi, dai, dai, dunque:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente... Sono io Angeleri Giuseppe...
(Schiamazzi)
...no ragazzi, no, no...
Silenzio per Dio!!!
Oh. Lo volete capire? Sarò più chiaro. Io sono Alberto Vannucchi, uno dice: "Angeleri Giuseppe" e io: "Presente!", subito... no io non sono io...
No ragazzi, vi prego, adesso io chiudo il registro, ecco il registro non c'è più, lo metto via. Ecco non siamo neanche più a scuola, non siamo neanche in cla..., siam, siam... siamo fra amici.
Adesso io vi supplico, vi scongiuro, ditemi chi è Angeleri Giuseppe?
[Coro di bambini:] Sono io Angeleri Giuseppe...
(Schiamazzi)
...no, no, no...
No ragazzi, no!!!
Sono io Angeleri Giuseppe. Sono io, è ora di dirlo. Sono io, prima o poi doveva venir fuori certo.
Sono io Angel... Sono io!
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Non dico nemmeno che bisogna eliminare il rispetto, l'educazione, il calore, no!
Casomai rendere tutto meno formale, meno finto. Naturalizzare i rapporti fin dai primi contatti collettivi.
(Campanello)
[voce fuori campo:] I signori insegnanti sono pregati di adeguarsi alle indicazioni etiche e morali suggerite dalla riforma ministeriale che entra in vigore a partire dal presente anno scolastico. (Campanello)
[All'interno di una aula scolastica:]
(Schiamazzi)
Buongiorno ragazzi. Anzi ciao! Sì, sì va bene mi piace, fate pure, parlate, parlate, sì capisco, e sì sì certo...
Io sono Alberto, Alberto Vannucchi, il vostro nuovo maestro. Vi accorgerete subito che con me è tutto diverso.
Niente autoritarismo, sono qui per lavorare su richiesta anzi per imparare, sì, per imparare con voi. Tra di noi ci sarà un rapporto di lavoro collettivo e di amicizia.
Scusate se faccio l'appello, so che sono cose superate ma è per loro, sì, è per loro, non si può fare a meno di una certa prassi. Non si può fare a meno di una certa prassi anche se tutti sappiamo che è una formalità, eh!?
Dunque allora cominciamo eh:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente!
Tutti Angeleri Giuseppe. Bella questa. No, è geniale, sì, molto spiritosa, sì sì.
No scusate io devo fare l'appello, non è che ci tenga particolarmente per carità, ma proprio per conoscerci, insomma per sapere chi siamo.
Allora dai, da capo di nuovo. Dunque, allora:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente!
Uhm, uhm, uhm... No, adesso non so cosa fare, sì. Voglio dire ho capito siamo tutti uguali, giusto, giusto, oppure non sappiamo bene chi siamo, meglio, sì sì infatti...
No ma adesso... cioè l'appello... io per esempio sono Alberto Vannucchi, uno dice: "Alberto Vannucchi". "Presente!", cioè l'appello è che uno ti chiama e tu: "Presente". È chiaro, dai, dai.
Allora, dunque, da capo, su su ragazzi, dai, dai, dunque:
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Presente... Sono io Angeleri Giuseppe...
(Schiamazzi)
...no ragazzi, no, no...
Silenzio per Dio!!!
Oh. Lo volete capire? Sarò più chiaro. Io sono Alberto Vannucchi, uno dice: "Angeleri Giuseppe" e io: "Presente!", subito... no io non sono io...
No ragazzi, vi prego, adesso io chiudo il registro, ecco il registro non c'è più, lo metto via. Ecco non siamo neanche più a scuola, non siamo neanche in cla..., siam, siam... siamo fra amici.
Adesso io vi supplico, vi scongiuro, ditemi chi è Angeleri Giuseppe?
[Coro di bambini:] Sono io Angeleri Giuseppe...
(Schiamazzi)
...no, no, no...
No ragazzi, no!!!
Sono io Angeleri Giuseppe. Sono io, è ora di dirlo. Sono io, prima o poi doveva venir fuori certo.
Sono io Angel... Sono io!
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
[Coro di bambini:] Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
Angeleri Giuseppe.
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