Diario Di Bordo Testo
Testo Diario Di Bordo
Ecco la luna (eccola),
pure stasera chi dorme,
i fantasmi da sotto il letto chi me li toglie,
perdo la vista a fissare l'orizzonte,
fino a quando il sole mi sorge in fronte.
1 2 3 4 ,
saltano lo steccato (poi)
trovano me impiccato.
Provo a dirlo tutto d'un fiato ....
quanto il sangue che mi hai succhiato. Fino ad essere debole
quel dolore piacevole
senza seguire le regole ...Supereroi.
Io , completamente colpevole,
di adorarti amavo anche il tuo osso del femore.
Una vita incredibile
come quella delle api
ci siamo spiegati,
siamo spietati quanti "ti amo" sprecati.
(eh) Il dramma lo pettino,
di bicchiere già il settimo.
E adesso sto (Dove?)
con testa sul bancone
mando giù shots al lampone,
il barman mi chiama : Campione!
Ho il cuore che è una mela acerba,
la merda se la cerca, sembra che l'avverta,
li vuole vedere con la vena aperta.
Ogni notte l'insomnia e la prassi, tu mi dici bisogna distrarsi
Pensi che con 2 dischi mi passi,
Ma è più facile a dirsi a che farsi.
Asuefatto alla mia depressione un pò come una droga,
la pressione che porta a sbagliare un rigore anche se a porta vuota.
A trent'anni saremo sconvolti ,
tutti quanti con i buchi nei grani.
Ho 3 grammi di scorta nel trolley
spero che non mi fiutino i cani.
Ho già troppi problemi non posso accolarmi anche quelli legali,
per questi infami il peggiore dei mali,
la carne per i vegani.
Sono stanco per le troppe gocce,
troppe docce finchè il sole sorge,
questa merda non va via ho fatto troppe docce è una malattia mi auguro una morte dolce.
So che il tempo non si ferma,
con il buon umore sto in riserva
ogni mattina quando mi sento un po' di merda
tu mi salvi un attimo prima che tocchi terra
So che il problema non è la caduta ma quando domani mi sveglierò a pezzi
ma la pressione qua su non mi aiuta mi toglie anche l'aria fra perderò i sensi.
il mio futuro che è ripido e tetro
io sempre in bilico spirito inquieto
però non cedo fino all'area del congedo,
il dubbio me lo concedo
La buona azione poi maledizione il mio karma che torna all'inizio,
non sei la soluzione nè l'assoluzione ma il dramma che provoca il vizio
ho inseguito un fottuto momento una vita ora non lo realizzo
Il dolore che mi tiene sveglio e una fitta che non localizzo
pure stasera chi dorme,
i fantasmi da sotto il letto chi me li toglie,
perdo la vista a fissare l'orizzonte,
fino a quando il sole mi sorge in fronte.
1 2 3 4 ,
saltano lo steccato (poi)
trovano me impiccato.
Provo a dirlo tutto d'un fiato ....
quanto il sangue che mi hai succhiato. Fino ad essere debole
quel dolore piacevole
senza seguire le regole ...Supereroi.
Io , completamente colpevole,
di adorarti amavo anche il tuo osso del femore.
Una vita incredibile
come quella delle api
ci siamo spiegati,
siamo spietati quanti "ti amo" sprecati.
(eh) Il dramma lo pettino,
di bicchiere già il settimo.
E adesso sto (Dove?)
con testa sul bancone
mando giù shots al lampone,
il barman mi chiama : Campione!
Ho il cuore che è una mela acerba,
la merda se la cerca, sembra che l'avverta,
li vuole vedere con la vena aperta.
Ogni notte l'insomnia e la prassi, tu mi dici bisogna distrarsi
Pensi che con 2 dischi mi passi,
Ma è più facile a dirsi a che farsi.
Asuefatto alla mia depressione un pò come una droga,
la pressione che porta a sbagliare un rigore anche se a porta vuota.
A trent'anni saremo sconvolti ,
tutti quanti con i buchi nei grani.
Ho 3 grammi di scorta nel trolley
spero che non mi fiutino i cani.
Ho già troppi problemi non posso accolarmi anche quelli legali,
per questi infami il peggiore dei mali,
la carne per i vegani.
Sono stanco per le troppe gocce,
troppe docce finchè il sole sorge,
questa merda non va via ho fatto troppe docce è una malattia mi auguro una morte dolce.
So che il tempo non si ferma,
con il buon umore sto in riserva
ogni mattina quando mi sento un po' di merda
tu mi salvi un attimo prima che tocchi terra
So che il problema non è la caduta ma quando domani mi sveglierò a pezzi
ma la pressione qua su non mi aiuta mi toglie anche l'aria fra perderò i sensi.
il mio futuro che è ripido e tetro
io sempre in bilico spirito inquieto
però non cedo fino all'area del congedo,
il dubbio me lo concedo
La buona azione poi maledizione il mio karma che torna all'inizio,
non sei la soluzione nè l'assoluzione ma il dramma che provoca il vizio
ho inseguito un fottuto momento una vita ora non lo realizzo
Il dolore che mi tiene sveglio e una fitta che non localizzo
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