La Guerra Testo
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Testo La Guerra
C'è un soldato in mezzo al campo
e una casa nella valle
attenzione soldatino
c'è il tramonto alle tue spalle,
sei una sagoma nel sole
un bersaglio in mezzo al fuoco
e per prendere la mira
basta niente e serve poco.
Occhi neri di carbone
bocca scura di corallo attenzione soldatino
muore il giorno e canta il gallo.
Nella casa c'è una sposa
con il cuore disperato
più non dorme da quel giorno
che il suo amor partì soldato
resta sempre sola sola
nel suo letto abbandonato
occhi neri di carbone
sono pronti per l'agguato.
Abbiamo preso la campagna
Abbiamo perso la città
Abbiamo preso l'innocenza
Abbiamo perso la pietà
Per essere partiti chi ci ringrazierà
Per essere tornati chi ci saluterà
Per essere partiti chi ci ricorderà
Per esserci salvati chi ci perdonerà
E ripensa il soldatino
al suo rancio disgraziato
all'odore della notte
e del sangue che ha versato
quella volta che la morte
gli è passata proprio accanto
lo ha guardato di traverso
e se ne andata zoppicando.
Sotto il seno della sposa
batte un cuore innamorato
canta forte e ride piano
mentre stende il suo bucato
scotta il sole a mezzogiorno
sulla casa in mezzo al campo
c'è una sposa disarmata
e il soldato non ha scampo.
Abbiamo preso la campagna
Abbiamo perso la città
Abbiamo preso l'innocenza
Abbiamo perso la pietà
Per essere partiti chi ci ringrazierà
Per essere tornati chi ci saluterà
Per essere partiti chi ci ricorderà
Per esserci salvati chi ci perdonerà
e una casa nella valle
attenzione soldatino
c'è il tramonto alle tue spalle,
sei una sagoma nel sole
un bersaglio in mezzo al fuoco
e per prendere la mira
basta niente e serve poco.
Occhi neri di carbone
bocca scura di corallo attenzione soldatino
muore il giorno e canta il gallo.
Nella casa c'è una sposa
con il cuore disperato
più non dorme da quel giorno
che il suo amor partì soldato
resta sempre sola sola
nel suo letto abbandonato
occhi neri di carbone
sono pronti per l'agguato.
Abbiamo preso la campagna
Abbiamo perso la città
Abbiamo preso l'innocenza
Abbiamo perso la pietà
Per essere partiti chi ci ringrazierà
Per essere tornati chi ci saluterà
Per essere partiti chi ci ricorderà
Per esserci salvati chi ci perdonerà
E ripensa il soldatino
al suo rancio disgraziato
all'odore della notte
e del sangue che ha versato
quella volta che la morte
gli è passata proprio accanto
lo ha guardato di traverso
e se ne andata zoppicando.
Sotto il seno della sposa
batte un cuore innamorato
canta forte e ride piano
mentre stende il suo bucato
scotta il sole a mezzogiorno
sulla casa in mezzo al campo
c'è una sposa disarmata
e il soldato non ha scampo.
Abbiamo preso la campagna
Abbiamo perso la città
Abbiamo preso l'innocenza
Abbiamo perso la pietà
Per essere partiti chi ci ringrazierà
Per essere tornati chi ci saluterà
Per essere partiti chi ci ricorderà
Per esserci salvati chi ci perdonerà
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