Palpitazione Tenue Testo
Testo Palpitazione Tenue
Quando con i primi peli le idee impazzano
Quando con i primi peli le idee impazzano
Cantava un guitto e lo cantava bene
Cantava un guitto e lo cantava bene:
Pietà è morta, è morta la speranza
Il sangue mio
Bolliva nelle vene il sangue mio
Bolliva nelle vene
Bene faceva il sangue mio a bollire Bolli che ti ribolli rischia di finire
Ne uscì un fanciullo uomo allucinato secco
ed era stato un bimbo dolce, caro,
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
Costratto a un vai e vieni in alto e in basso
Per caso in vuoti e pieni magro e grasso
Mi muovo e ne convengo
Un elastico ardente
Mi ammalia credo
Una necessità perdente
Pallido figlio del cielo sostengo bianche lune
Acceso sotto il sole ardo d'amore rosso
a volte merito pietà e l'aspetto
a volte merito pietà e arriva con gli amici suoi ma
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
E' calorosa al tatto, ha l'occhio della mucca,
il fiato dell'amante, regalità regnante, il cuore sulla bocca, morbidezza da gatto.
Solo dopo i trenta avvenne che
Non contento di me tornai a casa
Senza legami, senza giuramenti
A chicchessia che venga a reclamare alcunché
Cammino nei castagni tra faggi e cerri
Sotto cieli spaziali traverso le radure
M'intrigano le felci, in rovi inciampo
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
Scoprì la mano mia durezze nuove
Lava i pensieri miei la pioggia dura
Li attutisce la neve, la nebbia li rischiaccia
Li strizza il sole, li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li consuma poi
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Vaga in questa notte serena al ricordo
Vaga in questa notte serena al ricordo
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
Quando con i primi peli le idee impazzano
Cantava un guitto e lo cantava bene
Cantava un guitto e lo cantava bene:
Pietà è morta, è morta la speranza
Il sangue mio
Bolliva nelle vene il sangue mio
Bolliva nelle vene
Bene faceva il sangue mio a bollire Bolli che ti ribolli rischia di finire
Ne uscì un fanciullo uomo allucinato secco
ed era stato un bimbo dolce, caro,
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
ma non era ancorato e volò via
Costratto a un vai e vieni in alto e in basso
Per caso in vuoti e pieni magro e grasso
Mi muovo e ne convengo
Un elastico ardente
Mi ammalia credo
Una necessità perdente
Pallido figlio del cielo sostengo bianche lune
Acceso sotto il sole ardo d'amore rosso
a volte merito pietà e l'aspetto
a volte merito pietà e arriva con gli amici suoi ma
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
solo se m'assale pressoché sensuale è pietà
E' calorosa al tatto, ha l'occhio della mucca,
il fiato dell'amante, regalità regnante, il cuore sulla bocca, morbidezza da gatto.
Solo dopo i trenta avvenne che
Non contento di me tornai a casa
Senza legami, senza giuramenti
A chicchessia che venga a reclamare alcunché
Cammino nei castagni tra faggi e cerri
Sotto cieli spaziali traverso le radure
M'intrigano le felci, in rovi inciampo
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
S'apre di spine e cardi la mia pelle...
Scoprì la mano mia durezze nuove
Lava i pensieri miei la pioggia dura
Li attutisce la neve, la nebbia li rischiaccia
Li strizza il sole, li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li sublima
Li accende il fuoco li consuma poi
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Vaga in questa notte serena al ricordo
Vaga in questa notte serena al ricordo
Palpitazione tenue
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
Un nodo nella gola
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