Se Mi Perdo Altrove Testo
Informazioni su Se Mi Perdo Altrove Se Mi Perdo Altrove è una canzone di Coco.
È la settima traccia dell'album Acquario.
È la settima traccia dell'album Acquario.
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Testo Se Mi Perdo Altrove
Ah, yeah, yeah
Sto nuotando verso il largo per veder dove si tocca
Per urlarvi parolacce di cui c’ho piena la bocca
Ma c’è qualcosa che mi piglia
Dal ginocchio alla caviglia
Penso forte, temo sentano
Da dietro la porta, dalla maniglia
Dirsi soddisfatti: “fra’ è una forzatura”
Mentro sono chiuso fuori guardo i sogni attraverso la serratura E la mia punizione è stare in una stanza con gli sciocchi
Perché ho l’ambizione di voler guardare Dio negli occhi
E Dio mio, appena fuori dalle gabbie
C’è il giudizio della gente scritto sulle loro facce
E se faccio ciò che è giusto tutti applaudono
Se faccio quel che voglio i bimbi piangono col volto nelle gonne delle mamme
Sai, devi provare a vedermi quando son solo
Per capire per davvero con chi è, come mi consolo
È che a volte sono piccolo, come se fossi una biglia
Ma anche una goccia fa rumore se è sola in una bottiglia
Dov’è che stavi guardando
Quello che stavo cercando non c’è, non c’è
Ho perso solo tempo
Io quasi che mi arrendo
Mi chiedi come sto
Mi chiedi poi se ci sto
Tu non cambiare idea mai
Senò che fine farai
In mezzo a tutto ciò che non riconosco più Volevo stare con te
Ma niente resta per sempre
Com’è, non mi serve un nome se mi perdo altrove
A volte penso voglio troppo, a volte troppo poco
A volte mi spaventa tutto, a volte è solo un gioco
A volte vorrei scomparire, apparire di nuovo
Senza dove per forza dire qualcosa di buono
A volte sono più bravo a dire ciò che non penso
Lasciare cose in sospeso, vederle andare al vento
Più bravo ad essere in orario che a dare appuntamento
Io che metto sempre gli altri al primo comandamento
A volte penso se serva a qualcosa tutto questo
Ora che ho ciò che volevo, so che ti ho persa
Ora che abbiamo due vite diverse, ognuno ha il suo universo
Ho fatto un casino lo ammetto
E lo so e lo sai, non servono parole
Che siamo ormai, non riesco a darci un nome
Ma so che mai potrei trovarti altrove
Ciò che non hai non sempre poi si vuole (poi si vuole)
E fumo mentre guardo il mare da questo B&B
Sto più a mio agio dove niente mi
E cerco scuse per darmi un motivo
Vado da Gucci per sentirmi vivo
A volte mi chiedon: “come va? Bro perché sembri sempre irrequieto?”
“Ora che hai firmato un contratto dovresti essere sereno”
“Sembri un eterno insoddisfatto”
Cambiamo argomento ti prego
Dov’è che stavi guardando
Quello che stavo cercando non c’è, non c’è
Ho perso solo tempo
Io quasi che mi arrendo
Mi chiedi come sto
Mi chiedi poi se ci sto
Tu non cambiare idea mai
Senò che fine farai
In mezzo a tutto ciò che non riconosco più
Volevo stare con te
Ma niente resta per sempre
Com’è, non mi serve un nome se mi perdo altrove
A volte vorrei tornare a quando per sentirsi liberi
Bastava saltare scuola in sella ad un Liberty (seh)
E arrossivamo per dirci dopo che fai
E scrivevamo ti amo sui muri, non su una timeline
Ricordo strisce di coca sopra specchietti al contrario
Ricordo la prima botta, ci soffiai sopra col naso
Ricordo la prima volta, lei che diceva: “fai piano”
Mia nonna che aprii la porta, fingesti che dormivamo
Il tempo vola e porta con se via tutto
Sono da solo adesso che ho quasi tutto
Perso tra cose rotte e cose che aggiusto
Tra chi mi dice che dovrei fare e che avrei dovuto, yeah
A volte vorrei che bastasse la mia fantasia
Almeno a trascinarmi fuori dalla mia apatia
Organizzare la mia vita tipo scrivania (scrivania)
Eliminare le ansie, fra’, tipo cronologia
Il mondo gira e fra’ noi ci corriamo dietro
Inseguo un sogno sui binari di una metro
A volte sembra di camminare all’indietro
Ci credevo di più quando non ci credevo
Lo faccio per i miei fratelli e per chi è qui con me
Per chi mi ferma e mi dice: “CoCo non smettere”
Perche fra’ sembra tu sappia tutto di me
E se sto giù fra’ ti giuro mi fai riprendere
Sto nuotando verso il largo per veder dove si tocca
Per urlarvi parolacce di cui c’ho piena la bocca
Ma c’è qualcosa che mi piglia
Dal ginocchio alla caviglia
Penso forte, temo sentano
Da dietro la porta, dalla maniglia
Dirsi soddisfatti: “fra’ è una forzatura”
Mentro sono chiuso fuori guardo i sogni attraverso la serratura E la mia punizione è stare in una stanza con gli sciocchi
Perché ho l’ambizione di voler guardare Dio negli occhi
E Dio mio, appena fuori dalle gabbie
C’è il giudizio della gente scritto sulle loro facce
E se faccio ciò che è giusto tutti applaudono
Se faccio quel che voglio i bimbi piangono col volto nelle gonne delle mamme
Sai, devi provare a vedermi quando son solo
Per capire per davvero con chi è, come mi consolo
È che a volte sono piccolo, come se fossi una biglia
Ma anche una goccia fa rumore se è sola in una bottiglia
Dov’è che stavi guardando
Quello che stavo cercando non c’è, non c’è
Ho perso solo tempo
Io quasi che mi arrendo
Mi chiedi come sto
Mi chiedi poi se ci sto
Tu non cambiare idea mai
Senò che fine farai
In mezzo a tutto ciò che non riconosco più Volevo stare con te
Ma niente resta per sempre
Com’è, non mi serve un nome se mi perdo altrove
A volte penso voglio troppo, a volte troppo poco
A volte mi spaventa tutto, a volte è solo un gioco
A volte vorrei scomparire, apparire di nuovo
Senza dove per forza dire qualcosa di buono
A volte sono più bravo a dire ciò che non penso
Lasciare cose in sospeso, vederle andare al vento
Più bravo ad essere in orario che a dare appuntamento
Io che metto sempre gli altri al primo comandamento
A volte penso se serva a qualcosa tutto questo
Ora che ho ciò che volevo, so che ti ho persa
Ora che abbiamo due vite diverse, ognuno ha il suo universo
Ho fatto un casino lo ammetto
E lo so e lo sai, non servono parole
Che siamo ormai, non riesco a darci un nome
Ma so che mai potrei trovarti altrove
Ciò che non hai non sempre poi si vuole (poi si vuole)
E fumo mentre guardo il mare da questo B&B
Sto più a mio agio dove niente mi
E cerco scuse per darmi un motivo
Vado da Gucci per sentirmi vivo
A volte mi chiedon: “come va? Bro perché sembri sempre irrequieto?”
“Ora che hai firmato un contratto dovresti essere sereno”
“Sembri un eterno insoddisfatto”
Cambiamo argomento ti prego
Dov’è che stavi guardando
Quello che stavo cercando non c’è, non c’è
Ho perso solo tempo
Io quasi che mi arrendo
Mi chiedi come sto
Mi chiedi poi se ci sto
Tu non cambiare idea mai
Senò che fine farai
In mezzo a tutto ciò che non riconosco più
Volevo stare con te
Ma niente resta per sempre
Com’è, non mi serve un nome se mi perdo altrove
A volte vorrei tornare a quando per sentirsi liberi
Bastava saltare scuola in sella ad un Liberty (seh)
E arrossivamo per dirci dopo che fai
E scrivevamo ti amo sui muri, non su una timeline
Ricordo strisce di coca sopra specchietti al contrario
Ricordo la prima botta, ci soffiai sopra col naso
Ricordo la prima volta, lei che diceva: “fai piano”
Mia nonna che aprii la porta, fingesti che dormivamo
Il tempo vola e porta con se via tutto
Sono da solo adesso che ho quasi tutto
Perso tra cose rotte e cose che aggiusto
Tra chi mi dice che dovrei fare e che avrei dovuto, yeah
A volte vorrei che bastasse la mia fantasia
Almeno a trascinarmi fuori dalla mia apatia
Organizzare la mia vita tipo scrivania (scrivania)
Eliminare le ansie, fra’, tipo cronologia
Il mondo gira e fra’ noi ci corriamo dietro
Inseguo un sogno sui binari di una metro
A volte sembra di camminare all’indietro
Ci credevo di più quando non ci credevo
Lo faccio per i miei fratelli e per chi è qui con me
Per chi mi ferma e mi dice: “CoCo non smettere”
Perche fra’ sembra tu sappia tutto di me
E se sto giù fra’ ti giuro mi fai riprendere
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