'51 Montesacro Testo
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Testo '51 Montesacro
'51 Montesacro tutto cominciava
in un subaffitto e un muro che sudava
due gambette storte e in testa una banana
un triciclo e un golfino di lana
un cane di pezza e a un occhi un bottoncino blu
mamma che cuciva "mamma callo pu cciù"
una scottatura le tonsille un trenino
niente soldi per comprare un fratellino
la vicina quella dell'Abruzzo
olio di fegato di merluzzo il divano-letto che tutte le sere si tirava giù
e andare il sabato a vedere la tivù
Biglie colorate e sempre e solo a fare un gioco
L'umbria la campagna le veglie intorno al fuoco
Le galline, la stalla e stanze fresche e sante
E nonno pizzica e nonno fante
Su una sedia per cantare "la casetta in Canada"
Quello pallidino, quello di città
Come un gusto tra le gambe scoperto un po' per caso
Il più bravo a scuola quattr'occhi e mezzo naso
Le domeniche piovose dei castelli e buono e zitto a tagliare i capelli
La prima comunione attento all'ostia e alle fotografie
Ed un padre brigadiere che scrive poesie
Primi peli sopra il labbro e bolle sulla pelle
Un concorso di canzoni a Centocelle
Feste in casa e il tavolo sulla parete panini misti e spuma per la sete
Il fono valigia le serrande accese e i genitori di là
Il primo bacio per sapere come si fa Un maestro di chitarra e un'ora di lezione
Una ragazzetta e la dichiarazione
Il braccio sulle spalle ed una pizza
I giorni in classe con un po' di strizza
Le chiacchiere degli amici al bar e per tutti agonia
È il '66 e il tempo vola via...
in un subaffitto e un muro che sudava
due gambette storte e in testa una banana
un triciclo e un golfino di lana
un cane di pezza e a un occhi un bottoncino blu
mamma che cuciva "mamma callo pu cciù"
una scottatura le tonsille un trenino
niente soldi per comprare un fratellino
la vicina quella dell'Abruzzo
olio di fegato di merluzzo il divano-letto che tutte le sere si tirava giù
e andare il sabato a vedere la tivù
Biglie colorate e sempre e solo a fare un gioco
L'umbria la campagna le veglie intorno al fuoco
Le galline, la stalla e stanze fresche e sante
E nonno pizzica e nonno fante
Su una sedia per cantare "la casetta in Canada"
Quello pallidino, quello di città
Come un gusto tra le gambe scoperto un po' per caso
Il più bravo a scuola quattr'occhi e mezzo naso
Le domeniche piovose dei castelli e buono e zitto a tagliare i capelli
La prima comunione attento all'ostia e alle fotografie
Ed un padre brigadiere che scrive poesie
Primi peli sopra il labbro e bolle sulla pelle
Un concorso di canzoni a Centocelle
Feste in casa e il tavolo sulla parete panini misti e spuma per la sete
Il fono valigia le serrande accese e i genitori di là
Il primo bacio per sapere come si fa Un maestro di chitarra e un'ora di lezione
Una ragazzetta e la dichiarazione
Il braccio sulle spalle ed una pizza
I giorni in classe con un po' di strizza
Le chiacchiere degli amici al bar e per tutti agonia
È il '66 e il tempo vola via...
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