Dio Perdonami (64 Bars) Testo
Informazioni su Dio Perdonami (64 Bars) Dio Perdonami è la canzone di Blanco per il contest Red Bull 64 Bars.
La produzione è curata da Drast.
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Testo Dio Perdonami (64 Bars)
E dico: "Dio, perdonami"
Ne ho diciassette sulle spalle
E sono nato peccatore
Cresciuto in mezzo ai campi
Tanto da dirti se hai libera un’ ora, se ci sei
Se no fanculo, mi arrangio da solo
Faccio un casino che poi scende il cielo
Dal cielo sereno viene una tempesta
Mi chiudo in casa poi mi scopo questa
Mischiando amore e violenza Graffi dai piedi alla testa
Ci spiano dalla finestra
Non so cos’ho
Sai mi devo sfogare, Blanco
Sai lo devo capire, Blanco
E ascoltare, ascoltare, ascoltare
Immerso nel mare calmo
Niente qui sembra calmo
Lasciar parlare, parlare, parlare
Come un bambino che parla col padre
Nel buio di un cammino lento
Corro scalzo sopra il pavimento
Neanche più so cosa sento
In un tunnel gelato nella mia testa, sto più giù di prima
Chiedo venia ancora, almeno tregua
Basta alle puttanate, chance sputtanate
Chiedo perdono
Non so star buono
In ogni modo
Tra pa-pa-rtire, disperare Non ho più tempo per questo
Scrivo, ma non lo rileggo
Poi non mi reggo in piedi e non mi vedi
Sarà, sarà un’altra notte, in mente mille cose
In mezzo tra le note, con il mio liquore
Capocciate al muro, un sigaro sul letto
Con un tacco al petto pronto per morire
Come un martire, col mio savoir-faire
Ciò che voglio poi l’ottengo
Ma con te non fa effetto
S’il-vous-plait rispondi
Mi serve un appiglio o la fede
Mi serve un figlio o solo stare bene, mhm
Sul ciglio di strada emozioni vere
Vuoi la mia rabbia, non la puoi avere
Ti urlo in faccia per piacere
Dove mi porti, dove mi porto, neanche io so-o-o
Sembra un inizio senza una fine, senza un sto-o-op
Come la nebbia perso nel bianco senza un rico-o-rdo
Come un boato, ma di silenzio, forse son mo-o-rto
Dio perdonami, sono il nemico di me stesso
Nella mia mente, nel mio complesso
Con qualche vizio che mi hai concesso
Perdonami, perdonami, perdonami
Ne ho diciassette sulle spalle
E sono nato peccatore
Cresciuto in mezzo ai campi
Tanto da dirti se hai libera un’ ora, se ci sei
Se no fanculo, mi arrangio da solo
Faccio un casino che poi scende il cielo
Dal cielo sereno viene una tempesta
Mi chiudo in casa poi mi scopo questa
Mischiando amore e violenza Graffi dai piedi alla testa
Ci spiano dalla finestra
Non so cos’ho
Sai mi devo sfogare, Blanco
Sai lo devo capire, Blanco
E ascoltare, ascoltare, ascoltare
Immerso nel mare calmo
Niente qui sembra calmo
Lasciar parlare, parlare, parlare
Come un bambino che parla col padre
Nel buio di un cammino lento
Corro scalzo sopra il pavimento
Neanche più so cosa sento
In un tunnel gelato nella mia testa, sto più giù di prima
Chiedo venia ancora, almeno tregua
Basta alle puttanate, chance sputtanate
Chiedo perdono
Non so star buono
In ogni modo
Tra pa-pa-rtire, disperare Non ho più tempo per questo
Scrivo, ma non lo rileggo
Poi non mi reggo in piedi e non mi vedi
Sarà, sarà un’altra notte, in mente mille cose
In mezzo tra le note, con il mio liquore
Capocciate al muro, un sigaro sul letto
Con un tacco al petto pronto per morire
Come un martire, col mio savoir-faire
Ciò che voglio poi l’ottengo
Ma con te non fa effetto
S’il-vous-plait rispondi
Mi serve un appiglio o la fede
Mi serve un figlio o solo stare bene, mhm
Sul ciglio di strada emozioni vere
Vuoi la mia rabbia, non la puoi avere
Ti urlo in faccia per piacere
Dove mi porti, dove mi porto, neanche io so-o-o
Sembra un inizio senza una fine, senza un sto-o-op
Come la nebbia perso nel bianco senza un rico-o-rdo
Come un boato, ma di silenzio, forse son mo-o-rto
Dio perdonami, sono il nemico di me stesso
Nella mia mente, nel mio complesso
Con qualche vizio che mi hai concesso
Perdonami, perdonami, perdonami
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