Chiudo Gli Occhi E Salto Testo
Testo Chiudo Gli Occhi E Salto
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai.
Quando mio padre venne a darmi la notizia,
ormai nulla di speciale è difficile spiegare.
La paura non si annuncia mai prima di bussare
ma tutti quei traslochi da bambina fanno male.
E se ci penso non ho avuto mai paura
ma ciò che vuol dire casa va oltre quattro mura
e ad ogni trasloco salutavo una parte di me gli oggetti, gli affetti, un cuore non si crea da se.
A scuola sempre quella nuova con l'accento strano
senza bussola invece il mondo aveva un piano e i ricordi
come amici e i parenti più lontano seduta al banco immaginando
mio fratello li al mio fianco.
Ora esito se chiedono chi sono, una vita frammentata in cento mila foto,
chiudere e aprire porte, ricominciare troppe volte,
solo un paracadute e mi sarei sentita forte.
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo
oh oh
oh oh
oh oh
Siamo sopra un filo, noi siamo funamboli
Un filo teso stretto nelle mani degli angeli
e camminiamo sopra a punti interrogativi pregando che da questa vita ne usciremo vivi. E il segreto è non guardare giù, ma è guardare in basso
contare il passo ma non pensarci affatto.
Trattengo il fiato e poi mi affiderò al tatto, trattengo il fiato ancora ad ogni tuo abbraccio.
Il tempo tiene il tempo, ballo sul ticchettio
il problema è che ho dovuto dire troppe volte addio.
Paura di abbracciarti poi non sentirti mio,
doverti salutare poi finire nell'oblio.
Ciao Ciao.
Come ho fatto ai giocattoli e poi le case
come fanno i lampioni al giorno sulle strade,
non è colpa di mio padre se ho detto ciao a troppi amici,
ricordami come son fatte le radici.
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo.
oh oh
oh oh
oh oh
oh oh oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai.
Quando mio padre venne a darmi la notizia,
ormai nulla di speciale è difficile spiegare.
La paura non si annuncia mai prima di bussare
ma tutti quei traslochi da bambina fanno male.
E se ci penso non ho avuto mai paura
ma ciò che vuol dire casa va oltre quattro mura
e ad ogni trasloco salutavo una parte di me gli oggetti, gli affetti, un cuore non si crea da se.
A scuola sempre quella nuova con l'accento strano
senza bussola invece il mondo aveva un piano e i ricordi
come amici e i parenti più lontano seduta al banco immaginando
mio fratello li al mio fianco.
Ora esito se chiedono chi sono, una vita frammentata in cento mila foto,
chiudere e aprire porte, ricominciare troppe volte,
solo un paracadute e mi sarei sentita forte.
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo
oh oh
oh oh
oh oh
Siamo sopra un filo, noi siamo funamboli
Un filo teso stretto nelle mani degli angeli
e camminiamo sopra a punti interrogativi pregando che da questa vita ne usciremo vivi. E il segreto è non guardare giù, ma è guardare in basso
contare il passo ma non pensarci affatto.
Trattengo il fiato e poi mi affiderò al tatto, trattengo il fiato ancora ad ogni tuo abbraccio.
Il tempo tiene il tempo, ballo sul ticchettio
il problema è che ho dovuto dire troppe volte addio.
Paura di abbracciarti poi non sentirti mio,
doverti salutare poi finire nell'oblio.
Ciao Ciao.
Come ho fatto ai giocattoli e poi le case
come fanno i lampioni al giorno sulle strade,
non è colpa di mio padre se ho detto ciao a troppi amici,
ricordami come son fatte le radici.
Chiudo gli occhi e salto fidandomi di un battito oh oh
anche se non guardo so che mi prenderai in volo.
oh oh
oh oh
oh oh
oh oh oh oh
FABIO CLEMENTE, ALESSANDRO MERLI, FEDERICA ABBATE, ALFREDO RAPETTI MOGOL, CLAUDIA JUDITH NAHUM
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