Quattro Inverni Testo
Informazioni su Quattro Inverni Quattro Inverni è una canzone di Ariete.
È la settima traccia dell'album La Notte.
È la settima traccia dell'album La Notte.
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Testo Quattro Inverni
Ti ho rivista negli occhi degli sconosciuti
E ballavi sfocata tra tutte le luci
Io parlavo una lingua che tu non capivi
Me ne inventerò una se poi
Mi porterà da te
Prendo tutto a pugni ancora un po'
Lascio le parole in un cassetto
Esco, forse sparirò
Quattro inverni io che ti aspetto
Consumata da questo vento
È più freddo, più freddo, più freddo di te
Io ti guardo, ti guardo e mi chiedo se
Se poi il mondo cambiasse senso
Non girasse più su sé stesso
Ricordati soltanto che
Per quanto puoi capirmi non sarai mai me
Mmh, non sarai mai me
Io che sfondo le porte
Tu non esci di casa
Come siamo ridotte
È l'ultima chiamata
Lascia un sapore amaro
Un finale già scritto
Di parole non dette
Trema tutto il soffitto
E adesso Resto sopra il ciglio ancora un po'
Scordati di tutto quel che ho fatto
Lascio, ora sparirò
Quattro inverni io che ti aspetto
Consumata da questo vento
È più freddo, più freddo, più freddo di te
Io ti guardo, ti guardo e mi chiedo se
Se poi il mondo cambiasse senso
Non girasse più su sé stesso
Ricordati soltanto che
Per quanto puoi capirmi non sarai mai me
Mmh, non sarai mai me
Noi ci stringevamo forte per non sparire
Così strette che è impossibile da digerire
E a pensarci oggi voglio solo ridere
Ed aspetto quattro inverni per tornare a vivere
E ballavi sfocata tra tutte le luci
Io parlavo una lingua che tu non capivi
Me ne inventerò una se poi
Mi porterà da te
Prendo tutto a pugni ancora un po'
Lascio le parole in un cassetto
Esco, forse sparirò
Quattro inverni io che ti aspetto
Consumata da questo vento
È più freddo, più freddo, più freddo di te
Io ti guardo, ti guardo e mi chiedo se
Se poi il mondo cambiasse senso
Non girasse più su sé stesso
Ricordati soltanto che
Per quanto puoi capirmi non sarai mai me
Mmh, non sarai mai me
Io che sfondo le porte
Tu non esci di casa
Come siamo ridotte
È l'ultima chiamata
Lascia un sapore amaro
Un finale già scritto
Di parole non dette
Trema tutto il soffitto
E adesso Resto sopra il ciglio ancora un po'
Scordati di tutto quel che ho fatto
Lascio, ora sparirò
Quattro inverni io che ti aspetto
Consumata da questo vento
È più freddo, più freddo, più freddo di te
Io ti guardo, ti guardo e mi chiedo se
Se poi il mondo cambiasse senso
Non girasse più su sé stesso
Ricordati soltanto che
Per quanto puoi capirmi non sarai mai me
Mmh, non sarai mai me
Noi ci stringevamo forte per non sparire
Così strette che è impossibile da digerire
E a pensarci oggi voglio solo ridere
Ed aspetto quattro inverni per tornare a vivere
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