Vertigo Testo
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Informazioni su Vertigo "Vertigo" è uno dei brani inediti contenuti nel disco "SI" di Andrea Bocelli, una nuova raccolta musicale che si compone di tante importanti collaborazioni.
Il brano in questione porta la firma di un giovane artista italiano, Raphael Gualazzi, che ha lavorato al fianco di Bocelli sia nella stesura del testo che nelle registrazione della melodia, suonata proprio sul suo pianoforte.
Il brano in questione porta la firma di un giovane artista italiano, Raphael Gualazzi, che ha lavorato al fianco di Bocelli sia nella stesura del testo che nelle registrazione della melodia, suonata proprio sul suo pianoforte.
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Testo Vertigo
Benvenuta Vergine del vento
Dolce spirito del cuor
Che sciogli l'anima dal pianto
E dello scempio fai splendor
E sai portarmi oltre la vita che vorrei
Porgi nel tuo manto i sogni che non hai vissuto mai
Levati in un canto sconosciuto e lì mi incontrerai
Da un vortice mi spoglierai la dove vive perso il tempo
Vai
Implorando salici gentili [?] un tiepido candore
Già si infrangono beffarde le onde uncine del fervore
E nude insinuano nel gelido sentir
Sola puoi tentarmi sino a fingere di averti mia
Sai che puoi spiegare un volo tra vertigine e follia
Tra vertigine e follia
Nello stento tu mi parlerai
Mai vorrai come puoi sentir
Mai vorrai dove puoi capir
Tu vivrai testandoti sognerai
Vorrai
Mai comprendermi
Scendi donna livida e distante dentro il tempio del mio cuore
Espandi l'anima cangiante in questo nomade cantor
E accogli il mondo dentro un tempo che non c'è
Stai crescendo in fondo a quella voglia di sentirti mia
Stai varcando il segno ardendo
Tra vertigini e follia
Tra vertigini e follia Nella verità mi salverai
Mai vorrai come vuoi sentir
Mai vorrai dove puoi capir
Tu vivrai testandoti sognerai
Vorrai
Mai [?] così
Dolce spirito del cuor
Che sciogli l'anima dal pianto
E dello scempio fai splendor
E sai portarmi oltre la vita che vorrei
Porgi nel tuo manto i sogni che non hai vissuto mai
Levati in un canto sconosciuto e lì mi incontrerai
Da un vortice mi spoglierai la dove vive perso il tempo
Vai
Implorando salici gentili [?] un tiepido candore
Già si infrangono beffarde le onde uncine del fervore
E nude insinuano nel gelido sentir
Sola puoi tentarmi sino a fingere di averti mia
Sai che puoi spiegare un volo tra vertigine e follia
Tra vertigine e follia
Nello stento tu mi parlerai
Mai vorrai come puoi sentir
Mai vorrai dove puoi capir
Tu vivrai testandoti sognerai
Vorrai
Mai comprendermi
Scendi donna livida e distante dentro il tempio del mio cuore
Espandi l'anima cangiante in questo nomade cantor
E accogli il mondo dentro un tempo che non c'è
Stai crescendo in fondo a quella voglia di sentirti mia
Stai varcando il segno ardendo
Tra vertigini e follia
Tra vertigini e follia Nella verità mi salverai
Mai vorrai come vuoi sentir
Mai vorrai dove puoi capir
Tu vivrai testandoti sognerai
Vorrai
Mai [?] così
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