Vecchi Amici Testo
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Testo Vecchi Amici
Non si contano i cipressi sulla strada dell'addio
non si contano le spine sulla rosa dell'amor mio
non si contano gli amici che la terra ha già inghiottito
non si contan le catene che le spalle mi han ferito
Troppo azzurro è questo cielo, forse non sarà mai sera
nella Taiga del disgelo non verrà la primavera.
Non si contano le sbarre che han tagliato il mio orizzonte
non si contano gli inverni che han rigato la mia fronte.
L'Occidente si è scordato che esistiamo ancora noi
ci ha venduto per tre lire per non farsi disturbare. Son milioni le mie Croci sotto tanta neve bianca
inghiottite nella fossa della grande bestia rossa.
Vecchi amici vi saluto, non si vive troppo inverni
ma non voglio restar muto, canterò la Libertà.
Vecchi amici vi saluto, non si vive tanti inverni
ma non voglio restar muto, forse il mondo capirà.
Vecchi amici vi saluto, voi vedrete primavera
Comunismo tu hai perduto, vincerà la Libertà.
non si contano le spine sulla rosa dell'amor mio
non si contano gli amici che la terra ha già inghiottito
non si contan le catene che le spalle mi han ferito
Troppo azzurro è questo cielo, forse non sarà mai sera
nella Taiga del disgelo non verrà la primavera.
Non si contano le sbarre che han tagliato il mio orizzonte
non si contano gli inverni che han rigato la mia fronte.
L'Occidente si è scordato che esistiamo ancora noi
ci ha venduto per tre lire per non farsi disturbare. Son milioni le mie Croci sotto tanta neve bianca
inghiottite nella fossa della grande bestia rossa.
Vecchi amici vi saluto, non si vive troppo inverni
ma non voglio restar muto, canterò la Libertà.
Vecchi amici vi saluto, non si vive tanti inverni
ma non voglio restar muto, forse il mondo capirà.
Vecchi amici vi saluto, voi vedrete primavera
Comunismo tu hai perduto, vincerà la Libertà.
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